Il consumo di acqua in hotel può incidere fortemente sulla gestione dei costi della struttura. 

La spesa che ne deriva dipende spesso dalle specifiche abitudini degli ospiti di passaggio e, se non opportunamente contenuta, può avere un impatto economico piuttosto significativo. Ma c'è un costo ancora peggiore, quello ambientale, reso insostenibile da sprechi, inefficienze e dal cattivo utilizzo dell'acqua.

A ciò si aggiungono le problematiche di alcune particolari località turistiche balneari. Sono diverse, infatti, le aree costiere caratterizzate da un quantitativo di risorse idriche limitate che, nei periodi di alta stagione, durante i quali si registra un incremento delle presenze, si ritrovano a far fronte a un aumento del fabbisogno giornaliero di acqua potabile e a una parallela criticità nell'approvvigionamento.

Ridurre il consumo di acqua nelle residenze turistico-alberghiere può contribuire ad arginare questi fenomeni, determinando una serie di effetti positivi a livello sociale, economico e ambientale. Inoltre, permette di abbattere i costi di esercizio connessi alla spesa idrica a carico della struttura, un risparmio economico che dà la possibilità di riservare parte della spesa ad altri investimenti.

Naturalmente, capire come ridurre il consumo di acqua in hotel è il modo migliore per affrontare il problema. Il gesto più semplice è quello di provare ad arginare quelle cattive abitudini che in vacanza tendono a ingigantirsi, magari inserendo nei locali da bagno un cartello per ridurre consumo di acqua o illustrando gli effetti che lo stress idrico può avere sul territorio. Tuttavia, talvolta la sola sensibilizzazione non basta, soprattutto alla luce dei dati relativi all'impronta idrica del turismo.

consumo acqua hotel

Consumo medio dell'acqua per persona in hotel

Il consumo medio di acqua di un hotel è estremamente elevato. Si stima infatti che ogni ospite di una residenza turistico-ricettiva utilizzi in media un quantitativo d'acqua di ben due volte e mezzo superiore rispetto a quello adoperato in ambito domestico. 

A confermarlo, un report dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), condotto analizzando i consumi di acqua di 31 strutture a 4 stelle appartenenti a una nota catena alberghiera, che ha stimato il consumo medio di acqua a persona in hotel pari a 645 litri, contro i 250 litri pro capite richiesti in ambito domestico.

Tale valore, naturalmente, non è fisso, ma variabile in base a una serie di aspetti, a partire dalla tipologia di struttura e i vari servizi offerti fino alla presenza di elementi come bagni in comune, lavanderia interna, centri benessere e piscine. L'analisi evidenzia inoltre che le camere, con il 37% del totale, rappresentano la fonte maggiore di consumi idrici annuali, seguite dalla cucina (21%), dai bagni in comune (17%) e dal servizio di lavanderia (12%).

Va da sé che per ridurre il consumo idrico medio per ospite sia importante intervenire soprattutto in queste aree, magari agendo proprio sui sistemi designati all'erogazione dell'acqua. Basti pensare che, per ogni minuto di apertura, un rubinetto tradizionale di una doccia, di un lavabo o di un bidet consuma all'incirca 11 litri d'acqua, a cui si aggiungono i 10-15 litri in genere dispersi ogni qualvolta che viene azionato lo scarico del wc. Porre fine a questi sprechi, naturalmente, si può: basta mettere in atto qualche semplice intervento specifico per la riduzione dei consumi idrici nelle strutture ricettive.

10 consigli per ridurre il consumo dell'acqua in hotel

Oggi è possibile adottare diverse azioni positive per ridurre i consumi dell'acqua in hotel. Spesso si tratta di piccoli interventi salva sprechi, altre volte di investimenti un po' più onerosi, ma quasi sempre con costi ammortizzabili nel lungo periodo, grazie a una conseguente riduzione della spesa sulla bolletta idrica. Qui di seguito, alcuni esempi per ridurre il consumo dell'acqua nelle strutture turistico-ricettive.

Installare rubinetteria a basso consumo idrico

Il primo consiglio per abbattere i consumi di acqua in albergo è intervenire sulla rubinetteria di lavabi, lavandini e bidet, ad esempio adottando riduttori di flusso ad aria al posto dei vecchi frangigetto, soffioni doccia a basso consumo o rubinetti di ultima generazione per la diminuzione della portata d'acqua al minuto.

perdite di acqua dal rubinetto

Le prime due soluzioni, in particolare, permettono di passare dagli 11 litri di acqua al minuto erogati ai 5 litri massimi, senza che si avverta alcuna diminuzione della pressione, con un risparmio idrico stimato del 50% e una parallela riduzione del volume di acqua da riscaldare.

L'ultima dà invece la possibilità di ricorrere all'inserimento di rubinetteria temporizzata con pulsante a comando manuale, per l'erogazione di quantitativi di acqua limitati, o di rubinetteria elettronica touchless, che smette di far fluire l'acqua nel momento esatto in cui l'utilizzatore si allontana.

Intervenire sullo scarico dei bagni

Adottare delle cassette a doppio scarico per i wc dà la possibilità di differenziare il quantitativo di acqua in uscita ogni qualvolta si azioni il pulsante, ed eventualmente utilizzare un volume di acqua ridotto.

Questo consente di passare dai 10 litri medi ai soli 3 litri a erogazione, con l'ulteriore vantaggio di poter arrestare il flusso dell'acqua a piacere con una seconda pressione del tasto.

Lanciare campagne informative

Per ridurre i consumi idrici è altrettanto importante sensibilizzare la clientela sull'importanza di adottare, anche in vacanza, abitudini virtuose. 

Si possono apporre opportuni cartelli che incoraggino il risparmio delle risorse o distribuire dépliant informativi sul modo più corretto per ridurre i consumi idrici, ad esempio collocando in ogni camera una brochure che inviti a preferire brevi docce al bagno o a non lasciare i rubinetti aperti durante la rasatura o mentre ci si insapona.

Incentivare gli ospiti al riutilizzo degli asciugamani

Spiegare agli ospiti come riutilizzare gli asciugamani ancora puliti può contribuire a ridurre la percentuale dei consumi idrici annuali. 

Il modo migliore per farlo è fornire un vademecum chiaro in ogni stanza che segnali la possibilità di riutilizzare la biancheria da bagno, se lasciata sugli appositi porta salviette, o inviarla alla lavanderia se posta a terra o in un apposito cestino.

riutilizzo asciugamani

Ridurre, su richiesta, le pulizie quotidiane

Naturalmente, si può ottenere un valido contributo alla riduzione dei consumi d'acqua in hotel segnalando agli ospiti la possibilità di rinunciare alla pulizia quotidiana della camera, magari fornendo un apposito talloncino di cartone da esporre sulla porta alla sera o al mattino.

Formare lo staff

Per diminuire il consumo di acqua che si verifica nelle quotidiane operazioni di pulizia o in cucina, è bene sensibilizzare lo staff dell'hotel sul modo più corretto per compiere le normali mansioni e sull'importanza che la riduzione delle inefficienze possa avere nella normale gestione alberghiera. 

ENEA stima che nelle strutture ricettive in cui gli addetti ai lavori abbiano ricevuto informazioni adeguate su come evitare lo spreco d'acqua si registri una riduzione fino al 18% dei consumi idrici.

Premiare i comportamenti virtuosi

Omaggi e regali aiutano a incentivare gli ospiti a diminuire il loro consumo di acqua in hotel. Un'ottima soluzione per premiare i comportamenti più virtuosi è quella di ricompensare i clienti con consumazioni gratuite al bar, offerte speciali o sconti sulle successive prenotazioni.

Recuperare le acque nere, grigie e bianche

Il recupero di acque nere, grigie e bianche dà la possibilità di utilizzare risorse che altrimenti finirebbero per andare perdute. Alcuni sistemi permettono di raccogliere, trattare e stoccare l'acqua piovana o l'acqua grigia per destinarla alle operazioni di pulizia, agli scarichi del WC o all'irrigazione del giardino, con un vantaggio per l'ambiente e un significativo risparmio idrico per la struttura.

Attenti alla piscina

La piscina può contribuire agli sprechi di acqua in hotel a causa del fenomeno dell'evaporazione. Per limitarne gli effetti, si può installare una copertura ad hoc che, se inserita nei momenti di inutilizzo della vasca, può limitare la necessità di provvedere a rabbocchi d'acqua quotidiani.

Non sottovalutare la manutenzione

Le perdite dovute a una rottura, il più delle volte connesse a una scarsa manutenzione degli impianti, contribuiscono significativamente al consumo di acqua annuale. Riparare tubi, scarichi o rubinetti che gocciolano è il modo migliore per minimizzare le perdite idriche in hotel e con esse il costo derivante dagli sprechi.