Bere poco può far male? Definizione di disidratazione
La disidratazione è la manifestazione della carenza o deficit di liquidi corporei totali. In pratica si introducono meno liquidi bevendo o mangiando cibi ricchi di acqua dei fluidi che vengono eliminati con la sudorazione, la respirazione e la minzione.
- disidratazione lieve quando la perdita di fluidi corporei è inferiore a 50 ml/kg o la perdita di peso è inferiore al 5%;
- disidratazione moderata se la perdita va da 50 a 100 ml/kg di liquidi corporei o la perdita di peso rientra in un range dal 5% al 10%;
- disidratazione grave quando la perdita di liquidi corporei è superiore a 100 ml/kg o la perdita di peso superiore è al 10%.
- Acuta: si manifesta in modo repentino e veloce quando le perdite di liquido superano il loro introito. Per capirci è il caso del turista nel deserto che rimane senza acqua ma anche dei frequenti episodi di disidratazione e colpi di caldo dell’anziano nei giorni più afosi dell’estate.
- Cronica: si tratta di un lieve stato di disidratazione persistente e silente, ovvero bere un pò meno o sudare di più senza compensare abbastanza il fabbisogno giornaliero può determinare alterazioni lievi che però lentamente, quasi in sordina, favoriscono lo sviluppo di problematiche. In particolare la disidratazione cronica sembrerebbe influenzare le normali performance cognitive e l’umore, in particolare nei bambini e negli anziani.
Cause di disidratazione
Le cause della disidratazione sono molteplici: non è solo collegata a un ridotto introito di liquidi ma anche a una loro eccessiva eliminazione. Quindi bere poco è solo una delle principali cause di disidratazione assieme a:- Febbre
- Esposizione al calore
- Esposizione al caldo-umido in quanto l'aria umida riduce la liberazione di sudore e così la temperatura corporea aumenta determinando un maggior bisogno di liquidi.
- Attività fisica intensa
- Attività lavorativa intensa
- Vomito e/o diarrea
- Aumento della minzione a causa di un’infezione
- Lesioni significative alla pelle, come ustioni o ulcere alla bocca, gravi malattie della pelle o infezioni (l'acqua viene persa attraverso la pelle danneggiata)
- Neonati e bambini
- Anziani

- Persone con malattie croniche
Segni e sintomi di disidratazione
I segni e sintomi di disidratazione negli adulti variano a seconda della gravità. Se si tratta di disidratazione da lieve a moderata si possono osservare- Aumento della sete
- Bocca asciutta
- Stanchezza e spossatezza
- Assenza di sudore
- Diminuzione della produzione e del volume di urina
- Urina densa e di colore più scuro o giallastra
- Mal di testa
- Pelle secca
- Vertigini
- Diminuzione o assenza della lacrimazione
- Riduzione drastica o assenza della produzione e del volume di urina gravemente;
- L'urina, se presente, poi è concentrata e di colore giallo intenso o arancione ambrato;
- Vertigini o sensazione di svenimento che rende difficile stare in piedi;
- Diminuzione della pressione sanguigna e ipotensione ortostatica (quando la persona cerca di alzarsi in piedi da sdraiata la testa gira a causa della pressione bassa);
- Frequenza cardiaca rapida
- Febbre
- Scarsa elasticità della pelle (la pelle torna lentamente alla sua posizione normale quando viene pizzicata)
- Letargia, confusione o coma
- Shock
- Bocca e lingua secche
- Assenza di lacrime mentre piangono
- Lasciano il pannolino asciutto anche per tre ore
- Occhi e guance infossati
- Fossetta sulla sommità del cranio incavata
- Svogliatezza o irritabilità
- Grave diarrea o diarrea per 24 ore o più
- Sangue nelle feci e/o feci scure
- Incapacità di trattenere i liquidi
- Il soggetto è irritabile e/o disorientato e molto più assonnato e/o meno attivo del solito
Diagnosi e rimedi indicati in caso di disidratazione
In tutti i casi di disidratazione l’approccio indicato è quello di reintegrare i liquidi con acqua, liquidi o una soluzione reidratante. Per scegliere il miglior intervento saranno richiesti esami di laboratorio specifici.- Analisi del sangue
- Analisi delle urine
- Disidratazione isotonica: sia l'acqua che il sodio vengono persi in modo proporzionale mantenendo i valori di osmolarità del sangue invariati. È causata principalmente da vomito, diarrea o sudorazione eccessiva. Può presentare una diminuzione del volume delle urine con ridotta escrezione di sodio e aumento del suo peso specifico. In aggiunta si possono evidenziare un aumento degli enzimi epatici e pancreatici.
- Disidratazione ipertonica: viene eliminata più acqua di sodio ed è causata principalmente da febbre alta, poliuria o aumento del volume di acqua nelle urine e della frequenza di minzione tipica ad esempio del diabete mellito, diminuzione dell’assunzione di acqua o sudorazione eccessiva. L’osmolarità sierica supera i 300 mOsm / kg, i livelli di sodio nel sangue sono elevati e le urine presentano un volume più basso, ad eccezione della poliuria, e un peso specifico elevato con aumento dell’escrezione di sodio.
- Disidratazione ipotonica: l’escrezione di sodio supera quella dell’acqua con diminuzione dell'osmolarità sierica. Ciò favorisce la formazione di edemi a livello cerebrale. Tale condizione è associata a morbo di Addison, Fibrosi cistica, attività fisica intensa e prolungata, uso non controllato di Diuretici e in genere altre situazioni difficili. Gli esami del sangue e delle urine evidenziano una diminuzione dell’osmolarità sierica e dei livelli di sodio in associazione a un ridotto peso specifico delle urine e dell’eliminazione di sodio.

Conseguenze della disidratazione
Le principali complicazioni della disidratazione sono:- Shock ipovolemico dovuto a diminuzione del volume sanguigno basso che può portare ad acidosi e quindi a gravi problemi organici, in particolare danno renale acuto terminali, una condizione potenzialmente fatale;
- Convulsioni da alterazioni dei livello del sodio che possono essere accompagnate a confusione fino a delirio e coma;
- Aritmie cardiache da squilibri del potassio associate spesso ad affaticamento, debolezza e alterazioni muscolari;
- Colpo di calore, causato dall’aumento eccessivo della temperatura corporea conseguente alla disidratazione;
- Insufficienza renale da shock ipovolemico con scarso apporto di sangue ai reni, acidosi da ipovolemia, disturbi elettrolitici;
- Trombosi dovuta all’aumento della viscosità del sangue.
