Acqua distillata: caratteristiche e proprietà

Ma l’acqua distillata è potabile?

Ma quali sono gli utilizzi dell’acqua distillata?
L’acqua distillata di elevato grado di purezza, o bidistillata, viene utilizzata nell’industria farmaceutica per la preparazione di colliri e di acqua fisiologica. In realtà viene impiegata anche per preparazioni endovenose o soluzioni iniettabili previa ulteriore sterilizzazione per assicurarsi il più elevato grado di purezza, essenziale per la preparazione di farmaci ad uso umano. In generale, l’acqua distillata, anche con gradi di purezza leggermente inferiori alla bidistillata, viene utilizzata in qualsiasi tipo di laboratorio di chimica, biochimica, microbiologia e cosmetica come reagente o solvente per il suo elevato grado di purezza e l’assenza di microrganismi. A livello domestico viene spesso consigliata per il ferro da stiro, per lavare l’acquario dei pesci e per annaffiare le piante o l’orto, anche se in realtà spesso basta quella demineralizzata come vedremo più avanti.Acqua distillata: come viene preparata?
L’acqua distillata viene ottenuta attraverso, un processo che sfrutta il diverso punto di ebollizione dell’acqua pura rispetto ai suoi componenti e alle impurezze organiche presenti nell’acqua di partenza per separarla dalle stesse. Distillare l’acqua infatti significa “giocare” con la temperatura di ebollizione e condensazione, ovvero con la sua capacità di cambiare forma da liquido a gas a liquido, in un sistema a pressione controllata, in genere sotto vuoto. La distillazione può essere condotta con apparati più o meno sofisticati, il cui grado di complessità permette di ottenere acqua distillata di svariati gradi di purezza a seconda del suo utilizzo. Raccontandola in modo semplice, tutti i distillatori sono costituiti da apparati sotto vuoto in cui sono collegati:- una caldaia dove l’acqua viene trasformata da liquido a gas
- un condensatore con pareti raffreddate in cui il gas condensa trasformandosi in liquido
- un recipiente di raccolta per l’acqua distillata.
Distillazione dell’acqua: è possibile il “fai da te”?
Un alambicco in vetro utilizzato per le grappe “fai da te” è un esempio di distillatore alla portata di tutti. È possibile però distillare l’acqua del rubinetto con una purezza quasi del 100% anche con oggetti che abbiamo in cucina. Bisogna munirsi di:- una pentola alta almeno 20-30 cm con il suo coperchio
- una terrina o una ciotola di vetro che possa essere inserita nella pentola
- dei cubetti di ghiaccio
- Bisogna appoggiare la ciotola/terrina sul fondo e riempire la pentola con acqua del rubinetto fino ad un livello che permetta di chiuderla con il coperchio. La ciotola/terrina naturalmente galleggerà sull’acqua.
- Accendere il fuoco e portare l’acqua ad ebollizione.
- Quando l’acqua bolle, appoggiare i cubetti di ghiaccio sul coperchio.
- Quando l’acqua nella pentola si sarà quasi consumata, bisogna aprire il coperchio e con cautela prelevare la ciotola/terrina che sarà riempita di acqua distillata
- Travasare il tutto su una bottiglia di teflon, polietilene o altra plastica inerte ed evitare il più possibile il contatto con l’aria

Differenze tra acqua demineralizzata e acqua distillata
L’acqua demineralizzata è acqua priva di calcare e gas come quella distillata ma si differenzia perché può contenere microrganismi e quindi non raggiunge il suo grado di purezza. L’acqua demineralizzata si ottiene in generale utilizzando filtri o resine a scambio ionico che catturano i minerali, il calcare e i gas in essa disciolti. Alla luce di queste definizioni possiamo confermare che con la distillazione dell’acqua del rubinetto spiegata nel precedente paragrafo si ottiene più acqua demineralizzata che distillata. L’acqua demineralizzata può essere tranquillamente utilizzata in parecchie situazioni in cui viene consigliata quella distillata, ad esempio:- Nel ferro da stiro a vapore;
- Per innaffiare orto e giardino
- Per pulire l’acquario;
- Per rabboccare i termosifoni.
