L’acqua per orti e giardini generalmente viene prelevata da pozzi che vanno ad attingere nelle falde acquifere più superficiali, e non è adatta al consumo umano ma a quello irriguo. Questo articolo in particolare vuole evidenziare perché si dovrebbe evitare l’utilizzo di acqua potabile per l’irrigazione e quali sono le caratteristiche da prendere in considerazione per un realizzare orti e giardini rigogliosi.

L’acqua per orto e giardino fa risparmiare

L’acqua per irrigare l’orto e il giardino generalmente dovrebbe dissetare e nutrire le piante ma non l’uomo. Semplici parole per sottolineare che l’utilizzo dell’acqua potabile per l’irrigazione non è indicata perché si spreca un bene prezioso inutilmente. In verità si vuole andare ben oltre il concetto di risparmiare acqua, entrando in quello di utilizzare le risorse acquifere che abbiamo a disposizione in modo cosciente e nel rispetto non solo dell’uomo ma anche dell’ambiente.

Le piante possono tranquillamente “bere” le acque di falde superficiali o prelevate da un fiume. Si tratta di acqua naturale non potabile ma adatta all’irrigazione, anche delle coltivazioni di frutta e verdura. L’acqua potabile poi non è detto che sia adatta alle piante. La presenza di residui di cloro utilizzati per la disinfezione, ad esempio, potrebbe avere effetti dannosi sulle coltivazioni, dato che le piante non amano elevate concentrazioni di questa sostanza. Utilizzare acqua potabile per irrigare l’orto e giardino di casa poi alzerebbe notevolmente il consumo d’acqua, l’asticella alla lettura del contatore e quindi il prezzo della tua bolletta.

Conoscere la propria acqua per orto e giardino

Generalmente per l’irrigazione si utilizza l’acqua di un pozzo o di fiume. Tale acqua presenta determinate caratteristiche fisico-chimiche in base alla composizione del terreno da cui viene prelevata. In linea generale, è importante conoscere il pH, la durezza dell'acqua e le concentrazioni di sali, sodio, zolfo, boro, litio, carbonati e bicarbonati da cui può dipendere anche il tipo di coltura e coltivazioni da scegliere.

In pratica vogliamo sottolineare che sarebbe importante far analizzare l’acqua con cui si annaffia il proprio orto e giardino, almeno una prima volta, e monitorarla poi con una certa frequenza, almeno una volta ogni due o tre anni.

L’analisi dell’acqua per irrigazione aiuta a conoscere la sua composizione, a capire se è adatta alle nostre piante, anche in base al tipo di terreno, o se è necessario intervenire con adattamenti della coltura e cura del nostro orto e giardino. Inoltre un controllo periodico aiuta anche a monitorare la sicurezza delle falde da cui attinge il nostro pozzo per la nostra salute.

Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua di irrigazione

L’acqua di irrigazione è una soluzione complessa in cui sono disciolti molti sali, sostanze organiche e anche i prodotti utilizzati per la coltivazione, dai fitofarmaci agli anti-parissitari. Quindi l’acqua per orto e giardino presenta delle caratteristiche chimico-fisiche che, a seconda del tipo di coltivazione o terreno, possono condizionare la resa delle nostre piante.

Caratteristiche chimico-fisiche generali

Vediamo in linea di massima tutte le caratteristiche più significative dell'acqua di irrigazione.

  • pH: indica in generale l’acidità o basicità di una soluzione acquosa. Un valore di pH pari a 7 indica la neutralità. Un’acqua con un valore minore di sette è considerata acida. Le acque per irrigazione di solito presentano un range compreso tra 5,5 e 8,5 e si considerano ottimali valori di pH compresi tra 6,5 e 7,5.
  • Temperatura: la temperatura dell’acqua di irrigazione dovrebbe essere generalmente simile a quella del terreno per non danneggiare le coltivazioni.
  • Controllo della presenza di inquinanti biologici, ovvero Coliformi Totali, Coliformi Fecali e Streptococchi Fecali. La loro presenza non è dannosa per le piante ma naturalmente influenza negativamente la sicurezza igienico-sanitaria delle colture per l’utilizzo umano.
  • Presenza di materiali solidi in sospensione: si tratta generalmente di sabbia, limo, argilla o altri materiali inorganici che possono alterare le pompe e i sistemi di irrigazione. La loro presenza può determinare la necessità di utilizzare sistemi di filtraggio.
  • Durezza dell’acqua: è un indice della concentrazione di sali di calcio e magnesio. Oltre a riflettere la composizione dell’acqua, deve essere considerato il fatto che un’acqua particolarmente dura (35° F) favorisce la formazione di calcare.
acqua per orti e giardini

Salinità e sodicità per le piante e per il terreno

Salinità e sodicità sono due caratteristiche da tenere sempre sotto controllo per la salute delle piante e del terreno.

Salinità: è indice della concentrazione di sali, in particolare di Calcio, Sodio, Magnesio e Carbonati, nell’acqua che può dipendere dalla composizione delle rocce nel terreno ma anche da infiltrazioni di acqua marina. L’acqua di irrigazione tende ad avere una bassa salinità se proveniente da corsi superficiali (fiumi, ruscelli) e da invasi (naturali e artificiali) e una maggiore concentrazione di sali se proveniente da falde più o meno profonde. Una maggiore salinità tende a diminuire la disponibilità di acqua per la pianta e quindi la sua resa. Allo stesso tempo la salinità può condizionare la qualità del terreno. In particolare, la salinità in relazione alle piante non dovrebbe superare il 2‰, espresso come percentuale in ‰ di residuo salino fisso o durezza totale o contenuto in sali totali disciolti (STD). La salinità può essere espressa anche come conducibilità elettrica misurata in mS/cm e, per un’acqua considerata non dannosa non deve superare i 2,25 mS/cm.

Sodicità: elevate concentrazioni di sodio nel terreno possono ridurre la velocità di infiltrazione dell’acqua nel terreno stesso. In particolare viene modificato il SA.R., ovvero il rapporto tra sodio calcio e magnesio, e anche il delicato rapporto tra le concentrazioni di sodio, calcio, magnesio e carbonati, espresso come S.A.R. MODIFICATO, o rapporto di assorbimento del sodio. Quando tali valori superano determinati limiti possono non solo danneggiare le piante ma anche la qualità del terreno.

Composizione dell’acqua e possibili rischi

La composizione dell’acqua influenza la sua fitotossicità in relazione anche al tipo di irrigazione, di terreno o di pianta coltivata. I valori evidenziati di seguito sono generalisti ma abbastanza indicativi:

  • Cloruri: le piante assorbono facilmente i cloruri che diventano fitotossici ad elevate quantità, in particolare a concentrazione superiori a 100 ppm.
  • Solfati: sono utili alle piante ma in concentrazioni superiori ai 2400 ppm diventano fitotossici se somministrate al terreno abbassandosi a 95 ppm quando si irriga per aspersione
  • Carbonati e Bicarbonati: oltre a favorire l’otturazione dei componenti dell’impianto di irrigazione (>3,5 meq/litro o meno a seconda anche del pH del terreno basico o vicino a 8,4), quando la concentrazione dei bicarbonati è compresa tra 1,5 e 8,5 meq/Iitro tendono ad impoverire di calcio e di magnesio le foglie.
  • Ferro, Boro, Rame, Manganese e Zinco rappresentano elementi nutritivi utili alle piante ma che possono diventare tossici al di sopra di determinati valori. In genere il Ferro non dovrebbe superare una concentrazione di 5 ppm, il Boro di 3 ppm, il Rame di 2 ppm, il Manganese di 0,2 ppm e Io Zinco di 2 ppm.
  • Azoto totale, nitrati, nitriti, fosfati sono generalmente utilizzati anche come fertilizzanti. Le piante infatti utilizzano principalmente azoto e fosforo come principali elementi nutritivi dei vegetali. La presenza di tali sostanze nell’acqua per orto e giardino non rappresenta quindi un fattore di rischio fitotossico ma in elevate quantità possono danneggiare il sistema di irrigazione in seguito alla formazione di fitomasse che occludono, ad esempio, gli irrigatori.

Questi valori sono indicativi per imparare a conoscere la propria acqua per orto e giardino e adottare sistemi di coltivazione e irrigazione adatti alle colture che si sono scelte. Far analizzare l’acqua che utilizziamo per le nostre piante risulta quindi essenziale per adottare una coltivazione del terreno più efficace e proteggere il proprio impianto di irrigazione.

Anche se si tratta di un piccolo giardino, prendersene cura nel modo migliore è fonte di soddisfazione e aiuta nei risultati. Ricorda che per orti e giardini rigogliosi e fertili non serve acqua potabile ma acqua adatta a nutrire in modo sano le vostre piante!

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