L’acqua è vita per l’uomo e per tutte le specie animali e vegetali presenti sul nostro pianeta. La vita sulla Terra è iniziata nell’acqua e ancora oggi è garantita proprio dalla presenza di acqua dolce, grazie al ciclo dell’acqua o idrologico che assicura una quantità costante di acqua sulla Terra alimentando in modo continuo il suo flusso tra oceani, mari, laghi e superficie terrestre verso il cielo, e viceversa.

Il ciclo idrologico è alimentato dall’acqua nelle sue diverse forme, liquida, gassosa e solida, e sfrutta la sua capacità di condensare, evaporare o traspirare, precipitare e scorrere o infiltrarsi. Il ciclo dell’acqua infatti è stato diviso in 4 fasi, ovvero 1. evaporazione, 2. condensazione, 3. precipitazione e 4. infiltrazione o scorrimento. Questi 4 passaggi descrivono lo scorrere dell’acqua tra superficie terrestre e cielo come il continuo cambiamento del suo stato attivato e mantenuto dall’energia solare, e non solo. Ma scopriamo insieme il ciclo dell’acqua, garanzia per tutti noi di vita!

Il ciclo dell'acqua è importante per la vita

Quanta acqua c’è in tutta la Terra? 1386 miliardi di chilometri cubi, questa è la quantità di acqua terrestre. Possiamo proprio parlare di una “marea” di acqua dato che ben il 97% è quella salata di oceani e mari. Il restante 3% è acqua dolce: un terzo scorre sottoterra, due terzi costituisce ghiacciai e calotte glaciali, solo lo 0,3% è l’acqua superficiale di laghi, stagni e fiumi, una percentuale ancora più piccola è utilizzata dalle piante e una quantità ancora più piccola dagli uomini e dagli animali per vivere.

Come mai tutta quest’acqua sembrerebbe non finire mai? Grazie al ciclo dell’acqua, un accurato sistema naturale che mantiene pressoché costanti quei 1386 miliardi di chilometri cubi di cui abbiamo parlato all’inizio.

Il ciclo dell’acqua in breve

Il ciclo dell’acqua può essere immaginato come un flusso continuo tra terra e cielo di acqua nelle sue diverse forme, guidato con maestria dall’energia solare. L’acqua infatti può esistere in natura in forma liquida, gassosa e solida, e può “scorrere” da dentro la Terra alla sua superficie per arrivare a fluttuare nell’aria grazie alla sua capacità di condensare, evaporare, precipitare e scorrere.

Questo è proprio il ciclo dell’acqua spiegato in breve e che per una comprensione ancora più semplice viene diviso in 4 step:

  1. Evaporazione
  2. Condensazione
  3. Precipitazione
  4. Infiltrazione

Conosciamolo insieme punto per punto. Lo sappiamo, è un ciclo e non ha né inizio né fine. Per comodità partiamo da quel 97% di acqua salata negli oceani che comunque rappresenta il principale motore di questo flusso, alimentato da una benzina preziosa, l’energia solare.

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Evaporazione dalla terra al cielo

L’acqua presente negli oceani e nei mari evapora grazie al calore del sole. L’evaporazione infatti è il fenomeno chimico-fisico che permette la trasformazione dell’acqua dalla sua forma liquida a quella gassosa grazie all’aumento della temperatura. È un fenomeno quasi impercettibile perché il calore sembra avvolgere delicatamente la superficie dell’acqua che pian piano si trasforma in goccioline di vapore leggero che iniziano a salire verso l’alto nel cielo.

In alcune zone della Terra, ad esempio dove ci sono geyser, sorgenti di acqua bollente, o piccoli vulcani attivi, l’evaporazione è più spinta e si potrebbe anche vedere l’acqua bollire sulla superficie. Una situazione molto simile all’acqua che bolle in pentola quando si prepara la pasta.

Naturalmente ad evaporare non è solo l’acqua di oceani e mari, ma anche quella dolce di laghi, fiumi e stagni così come quella presente nei ghiacciai e nelle piante. Nei ghiacciai infatti può verificarsi il fenomeno della sublimazione, l’acqua passa da solida a vapore in determinate condizioni di temperatura, umidità e pressione. Le piante invece traspirano continuamente acqua.

Dalla traspirazione delle piante sale in cielo una piccolissima percentuale d’acqua e, per essere precisi, anche gli uomini e gli animali liberano vapore acqueo ma in quantità talmente piccole da non essere considerate nel ciclo dell’acqua.

Condensazione e Precipitazione: dal cielo l’acqua ritorna alla terra

Abbiamo lasciato la nostra acqua in forma di vapore che sale in cielo. Man mano che il vapore acqueo sale, trasportato dalle correnti d’aria, trova temperature sempre più basse che favoriscono la formazione di gocce d’acqua che si ingrossano e si aggregano in nuvole. Questo è il fenomeno della condensazione attraverso il quale il vapore acqueo si trasforma in gocce di acqua in forma liquida.

Le correnti di aria mantengono le gocce d’acqua in sospensione nel cielo e le fanno viaggiare aggregate nelle nuvole. Le goccioline d’acqua però continuano ad aumentare di peso, facendo ingrossare le nuvole che diventano sempre più dense e pesanti.

A questo punto si verifica il fenomeno della precipitazione: le gocce di acqua aggregate nelle nuvole ricadono sulla Terra sotto forma di precipitazioni atmosferiche, ovvero pioggia, neve o grandine. Quando la temperatura sulla superficie terrestre è maggiore di 0° C cade la pioggia e se invece è minore di 0° C cade la neve.

La grandine infine si forma se le gocce d’acqua vengono risospinte in alto mentre precipitano. Ritornando in alto congelano tra le nuvole continuando però a ingrossarsi fino a cadere come chicchi di grandine. In seguito alla precipitazione l’acqua ritorna nei mari, negli oceani, nei laghi o nei fiumi ma cade anche sulla terra, sulle montagne e sui ghiacciai da cui inizia pian piano a scorrere. Ma dove va?

L’acqua scorre sempre e si infiltra ovunque: il ciclo dell’acqua continua e ri-inizia

La maggior parte dell’acqua che cade sulla Terra ritorna di nuovo negli oceani e nei mari. La forza di gravità infatti guida l’acqua dei fiumi a scorrere verso il mare e in parte anche quella dei laghi e degli stagni che tende a sua volta a scorrere impercettibilmente verso il mare. Anche i ghiacciai sciogliendosi formano acqua che scorre verso il mare o gli oceani e alimenta in continuo il ciclo dell’acqua.

Una piccola percentuale di acqua però si infiltra nel terreno e tra le rocce e va ad alimentare l’acqua sotterranea, ovvvero quella che scorre sottoterra. Si tratta di acqua molto preziosa che compie un lungo viaggio, anche di migliaia di anni, prima di ritornare in superficie e rientrare nel ciclo dell’acqua e della vita.

L’acqua sotterranea infatti nutre le piante e anche l’uomo e scorre lentamente arricchendosi dei minerali delle rocce e di altre sostanze che trova lungo il suo lungo cammino. Una percentuale di questa acqua, secoli dopo secoli, arriverà ad alimentare laghi e fiumi sotterranei ma anche le falde e i pozzi naturali che si trovano in profondità. Una piccolissima percentuale è già da anni arrivata ad alimentare anche le falde da cui il Gruppo CAP preleva l’acqua dell’acquedotto: lacqua del rubinetto che beviamo ogni giorno.

Abbiamo visto insieme il ciclo dell’acqua, un fenomeno che mantiene costante la quantità di acqua sulla Terra garantendo la vita di tutte le specie viventi. Facendo bene i conti, si nota che solo una piccolissima quantità di tutta l’acqua terrestre è prontamente utilizzabile dall’uomo per vivere. Si tratta dell’acqua dolce, superficiale o sotterranea, una risorsa che tutti noi dobbiamo imparare a rispettare e proteggere.