L’acqua potabile che esce dal nostro rubinetto è garantita per il consumo umano perché risponde ai valori stabiliti per legge per quanto riguarda l’assenza di contaminanti microbiologici, chimici e fisici ma anche perché presenta caratteristiche organolettiche considerate accettabili.

A volte però può capitare che dal rubinetto esca acqua dall’aspetto torbido, dal colore marrone o dall’odore sgradevole. Cosa fare?

Acqua potabile sporca? Un rischio “non possibile”

L’acqua potabile per definizione non può essere sporca perché automaticamente diventa non potabile, ovvero non adatta al consumo umano secondo il Decreto Legislativo 18/2023. Gruppo CAP, come gli altri gestori del sistema idrico in tutta Italia, garantiscono la qualità dell’acqua potabile fino al contatore, mentre le condizioni delle tubature dell’abitazione riguardano la gestione individuale o condominiale della propria abitazione.

Il sistema di controllo, analisi e prevenzione del rischio nella gestione e manutenzione dell’acquedotto della Città metropolitana di Milano garantisce la potabilità dell’acqua attraverso procedure altamente specializzate. Tali procedure monitorano tutto il percorso dell'acqua a partire dalla falda grazie a sistemi tecnologicamente avanzati e prelievi periodici in più punti di controllo, adottando inoltre procedure per prevenire e ridurre ogni rischio di contaminazione, anche in caso di calamità.

Quindi se l’acqua di tutto l’acquedotto non fosse potabile, il gestore e le ATS sarebbero i primi a lanciare l’allarme e avvertire tempestivamente i cittadini. Rischio comunque ridotto al minimo grazie alle misure di sicurezza stabilite per la tutela degli utenti. Allora perché esce acqua sporca dal rubinetto? E’ veramente non potabile?

Acqua marrone o rossastra, bianca, torbida, con particelle sospese, dall’odore e sapore sgradevoli: cosa significa? Ovviamente la prima cosa da fare, nel caso in cui si riscontrasse un colore o un odore anomalo, è contattare il proprio gestore, attraverso il numero verde o gli altri contatti messi a disposizione.

La cooperazione del cittadino è infatti fondamentale per il controllo del sistema idrico, per poter intervenire rapidamente, analizzare il problema e capire come risolverlo. Non tutta l’acqua “sporca” è sporca allo stesso modo: in alcuni casi un’acqua non perfettamente trasparente non è pericolosa per la salute.

Il rischio di bere acqua non potabile proveniente dal nostro rubinetto è quindi praticamente nullo. Vediamo ora quali sono i casi più comuni di acqua sporca dal rubinetto, ma ricorda, in caso di dubbio contatta sempre il tuo gestore!

Colore marrone rossastro: è dovuto solitamente alla presenza di ossidi ferrosi nell’acqua, la comune ruggine. Può essere dovuto a tubature vecchie o non usate da tempo dove l’acqua ferma ha favorito il processo di corrosione dei tubi e la formazione di ruggine. Una volta che le tubature ritornano in funzione l’ossido di ferro viene rimosso e arriva nel lavandino. L’ossido di ferro non è pericoloso per la salute e non trasmette il tetano, come spesso si legge, per precauzione però è meglio non bere quest’acqua. Generalmente questa torna trasparente facendola scorrere per qualche tempo, ma se il problema persiste si consiglia di far controllare le tubature. Una piccola curiosità: il calcare che si accumula all’interno dei tubi in questo caso può proteggere il metallo dall’ossidazione.

Colore giallognolo: può trattarsi di un aumento della concentrazione di manganese. Se la concentrazione rimane nel range di potabilità l’acqua può continuare ad essere essere bevuta. Per assicurarsi che sia questa la causa, contattare il gestore.

acqua sporca dal rubinetto
boy refusing to drink water

Persistente odore di uova marce: è indicatore della presenza di zolfo nell’acqua potabile oppure di una contaminazione batterica e bisogna quindi segnalarlo. Soprattutto se si utilizza un depuratore per l’acqua domestica bisogna verificare che non sia questa la fonte di contaminazione. Questi strumenti infatti hanno bisogno di continua manutenzione per essere mantenuti puliti.

Acqua bianca dal rubinetto: potrebbe essere un problema di pressione. Più comune ai piani alti dei palazzi, l’acqua può essere resa di nuovo trasparente semplicemente lasciandola decantare brevemente: le microbollicine all’origine dell’opacità scompariranno.

Particelle chiare in sospensione: sono indice della presenza di calcare. Se l’acqua è ricca di magnesio e calcio, con il calore possono formare piccole particelle bianche, dette “precipitato”. La presenza di calcare, indicata dal residuo fisso, anche se elevata non è un problema per la salute, anzi è un mezzo di prevenzione per le malattie cardiovascolari. Discorso differente è da fare per gli elettrodomestici, che potrebbero usurarsi più velocemente.

Sapore e odore di cloro: il cloro viene aggiunto all’acqua per renderla potabile solo quando c’è il rischio di contaminazioni organiche. Nel caso dell’acqua di falda questo rischio è praticamente assente. Il cloro viene però aggiunto preventivamente quando vengono realizzati interventi sulle tubature dell’acquedotto.

In questo caso, se si sente sapore o odore di cloro significa che è appena stata effettuata una disinfezione. Basta però lasciare scorrere l’acqua per risolvere il problema. Ricordate però che il cloro disciolto nell’acqua per la disinfezione è gassoso, e se quindi lasciamo una caraffa piena in frigorifero per qualche tempo, la sostanza evapora e il sapore sgradevole scompare.

Presenza di residui sabbiosi: generalmente sono innocui, ma se invece ci sono depositi verdastri forse le tue tubature hanno bisogno di una pulita.

Chiama immediatamente il tuo gestore se l’acqua che esce dal tuo rubinetto non presenta caratteristiche di sapore, odore e colore accettabili. Non esitare a contattarlo quando qualcosa non ti convince, il gestore è al tuo servizio per garantirti acqua potabile sana, sicura, bella e buona fino all’entrata della tua casa e aiutarti a capire come mantenere tali caratteristiche fino al bicchiere.

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