Con il termine di acqua ferruginosa si intende una particolare tipologia di acqua che, nella sua soluzione idrominerale naturale, presenta un’elevata concentrazione di ferro.
Per capire se l'acqua ferrosa fa male o se dalla sua assunzione quotidiana è possibile ottenere dei benefici per l'organismo, è necessario analizzarne tutte le proprietà, in modo da chiarirne il grado di salubrità e gli eventuali effetti sulla salute.
Acqua ferruginosa: una lunga storia di benessere
L'acqua che l'uomo consuma ogni giorno per dissetarsi presenta un certo quantitativo di ferro, che fa parte degli oligoelementi naturalmente in essa contenuti.
La presenza di queste sostanze, come rame, zinco, selenio e manganese, è giustificata dal percorso che l'acqua compie nel suo ciclo naturale, quando, penetrando nel suolo sotto forma di pioggia, entra a contatto con rocce e terreni naturalmente ricchi di minerali.
Nel suo percorso verso il sottosuolo, l'acqua si arricchisce di ferro in percentuali variabili in base al contenuto presente nel terreno. Al termine di questo processo, nella maggior parte dei casi, il ferro nell'acqua è presente in forma disciolta e in piccolissime concentrazioni. Tuttavia, in alcune circostanze, può raggiungere livelli anche elevati al di sopra dei quali l'acqua viene definita ferruginosa.
Il territorio italiano presenta molte sorgenti di acqua ferrosa, alcune delle quali note sin dall'antichità per le loro proprietà terapeutiche. Dal medioevo in poi, diverse sorgenti di acque ferrose sono state considerate vere e proprie fonti di benessere e, di conseguenza, adoperate dalle popolazioni locali per attingere acqua da impiegare nelle terapie per il trattamento di malattie della pelle e di quelle definite in passato come “fisconie addominali”. Queste acque, in alcuni casi, continuano a sgorgare copiose ancora oggi e non di rado vanno ad alimentare veri e propri stabilimenti termali.
Oggi, infatti, numerosi studi hanno permesso di confermare quello che, fino a poco più di un secolo fa, era solo osservabile sulle popolazioni locali: l'acqua ricca di ferro presenta numerose proprietà benefiche per la salute.
Tuttavia, come accade per tutte le acque con particolari caratteristiche o elevate concentrazioni di sostanze disciolte, prima di integrarla nella normale dieta è necessario chiedere il parere del medico, che potrà indicare, al variare dei casi specifici, se assumere acqua ferruginosa potrebbe avere controindicazioni.
L'acqua ferruginosa dal punto di vista chimico
Si definiscono acque ferrose o ferruginose tutte quelle acque che presentano un tenore di ferro di almeno 1 mg/l.
Si tratta in particolare di acque che sono classificate con la denominazione di arsenicali-ferruginose, nelle quali però, per quanto riguarda le soluzioni idrominerali naturali, a prevalere è soprattutto il ferro. Le acque ferrose sono i due tipi:
- Acque bicarbonato-ferrose: caratterizzate da una minima quantità di arsenico, un pH pari a 6 e da una certa instabilità, dovuta all'azione dell'ossigeno sul ferro, che precipita in idrossido;
- Acque solfato-ferrose o acque solfato-ferriche: caratterizzate da un maggiore quantitativo di arsenico e da un pH molto basso – in genere inferiore a 3 – che in alcuni casi, per effetto di acidi solforici e fosforici, può addirittura scendere al di sotto di 1.
A livello organolettico, l'acqua ferrosa si distingue dalle altre acque per un odore metallico molto forte, che si percepisce anche al palato e ne rende la deglutizione tutt'altro che piacevole. La sua assunzione, di conseguenza, almeno in una fase iniziale, può risultare particolarmente ostica, anche se i benefici per l'organismo possono essere piuttosto elevati.
Acqua ricca di ferro: gli effetti sulla salute
Il ferro è un elemento prezioso per il benessere quotidiano: la sua funzione è quella di favorire il trasporto dell'ossigeno nel sangue, di conseguenza è un alleato fondamentale per l'intero organismo.
Il corpo umano dispone in media di 4 grammi di ferro, di cui all'incirca 0,6 grammi vengono dispersi ogni giorno attraverso le feci. Questa perdita viene integrata, in maniera del tutto naturale, con l'acqua e l'alimentazione.
Tuttavia, esistono particolari patologie che determinano una dispersione di ferro talmente elevata, da non essere adeguatamente sopperita con la normale dieta quotidiana. In questi casi, bere acqua ferrosa può contribuire a ripristinare velocemente i livelli di ferro nell'organismo e favorire la naturale ripresa dei processi fisiologici.
Sotto stretto consiglio medico, l'acqua ferrosa fa bene agli individui che presentino forme di anemia, ma è un'ottima alleata anche per i bambini, per chi pratica sport, per chi soffre di malattie della pelle e per le donne in gravidanza.
Al variare dei disturbi, può essere assunta per via orale o somministrata sotto forma di balneoterapia e fangoterapia, anche se, quando si tratta di colmare eventuali carenze, è necessario optare per l'acqua ferrosa da bere.
L'assunzione per bocca, infatti, grazie all'assorbimento dello ione ferroso da parte del duodeno e del digiuno, può assicurare un'ottimale assimilazione degli elementi, mentre la terapia e a base termale, grazie all'assorbimento cutaneo, è consigliata per il trattamento di particolari patologie carico della pelle.
Le proprietà dell’acqua ferruginosa
Tra le tante proprietà dell'acqua ferruginosa, si distingue la sua capacità di favorire il veloce assorbimento del ferro, come accade per esempio mangiando della carne: ad accomunarla agli alimenti di origine animale è la presenza di ferro bivalente, una forma ferrosa dall'elevata biodisponibilità e per questo di facile assorbimento.
Di conseguenza, bere acqua ferruginosa fa bene qualora sia necessario compensare la carenza di ferro velocemente o in tutti quei casi in cui si voglia individuare una fonte di ferro alternativa in una dieta vegetariana o vegana.
Le proprietà dell'acqua ferruginosa la rendono inoltre un'alleata preziosa nell'emopoiesi, ovvero la produzione di sangue dal midollo osseo. Infatti, grazie alle sue capacità di integrare il ferro nell'organismo l'acqua ferrosa favorisce la sintesi dell'emoglobina assicurando anche un certo beneficio a livello del metabolismo.
Difatti, essendo il ferro un costituente fondamentale di enzimi e coenzimi, può sostenere i fisiologici processi enzimatici, catalitici ed ossidoriduttivi, favorendo la corretta esecuzione di gran parte delle reazioni che avvengono nell'organismo.
Restando in tema acqua ferruginosa e salute, non si possono non menzionare le proprietà benefiche che quest'acqua può avere sulla tiroide. Difatti, se bere acqua ferruginosa in elevate quantità può avere un effetto stimolante sulla funzione tiroidea, berne in piccole porzioni può inibirne la funzione. Di conseguenza, può essere assunta in dosi minori, eventualmente diluita con altra acqua, come coadiuvante negli stati di ipertiroidismo.
A questi bisogna poi aggiungere gli effetti terapeutici associati alla balneoterapia o alla fangoterapia a base di acqua ferrosa, soprattutto per quanto concerne quelle acque che, oltre ad avere un alto contenuto di ferro, presentano un certo quantitativo di arsenico: questi trattamenti sono considerati infatti delle ottime terapie contro problemi cutanei come eczemi e psoriasi, ma anche in presenza di particolari malattie a carico dell'apparato respiratorio.
Per quanto riguarda le modalità di assunzione dell'acqua ferruginosa, in genere, se ne consiglia l'uso in idropinoterapia, ovvero attraverso la diluizione di qualche cucchiaio di acqua con altre bevande.
La frequenza di assunzione, salvo casi particolari, è in genere di circa tre volte al giorno, mentre per quanto concerne le dosi, è necessario rivolgersi al medico, il solo a poter consigliare il quantitativo di acqua da bere attraverso una corretta valutazione della concentrazione di ferro e del fabbisogno specifico.