La pressione dell’acqua che esce dal rubinetto, è un importante indicatore dello stato di salute di un impianto idrico domestico, dalle tubature fino all’acquedotto. Pressione e portata sono due tra le misure fisiche fondamentali su cui si basa da secoli la costruzione di grandi acquedotti al servizio di paesi e città così come dei più piccoli impianti domestici di case e palazzi.

Una lunga storia di reti di tubazioni che, dal tempo degli antichi Romani, giunge a noi con standard di qualità ed efficienza degli impianti che ci permettono oggi di sapere quali siano i valori ottimali di pressione idrica per assicurare ad ogni abitazione la portata di acqua necessaria per svolgere senza problemi le normali attività quotidiane.

Nello specifico, la fisica ci spiega che la portata è la misura della quantità di acqua che scorre in una tubatura al secondo, mentre la pressione rappresenta la forza con cui questa fluisce. La portata dipende, quindi, anche dalla pressione, e se questa è troppo bassa, dal nostro rubinetto esce una quantità di acqua al secondo esigua, un timido rivolo nonostante il miscelatore sia aperto al massimo. Al contrario, con una pressione troppo elevata, magari a causa di un’ostruzione, l’acqua uscirà con forza eccessiva.

Cosa significa tutto ciò? Perché la pressione dell’acqua del rubinetto di casa a volte è troppo bassa o troppo alta? Perché la forza con cui scorre l’acqua cambia all’improvviso? Vediamo insieme che cosa rappresenta a livello pratico la pressione dell’acqua in casa, come regolarla e quando diventa un segnale che ci deve mettere in “allarme”!

Quando la pressione dell'acqua dipende dalla gestione dell'acquedotto

Succede quasi sempre d’estate verso le sette di sera: andiamo a farci la doccia per lavare via il peso di una pesante giornata di caldo e l’acqua arriva scarsa. Altre rare volte, magari, si è costretti a rinviare le pulizie di casa perché il rubinetto eroga pochissima acqua e il timore di rimanere a secco con la casa sottosopra è troppo forte. Durante l’anno può accadere che la pressione idrica dall’acquedotto si abbassi all’improvviso per alcune ore del giorno.

Di solito sono eventi temporanei o stagionali che succedono e a cui ci si abitua negli anni, nonostante la sorpresa sotto la doccia ci prenda sempre all’improvviso. Ma a cosa sono dovuti questi improvvisi abbassamenti?

  • La pressione dell’acqua proveniente dall’acquedotto di solito si abbassa nei periodi o negli orari in cui aumenta il prelievo da parte di tutte le utenze servite. È proprio il caso delle sere d’estate quando la maggior parte delle persone si fa la doccia o innaffia il giardino. Si tratta di un abbassamento che si può considerare “fisiologico”;
  • La pressione si abbassa anche quando l’acqua nelle falde o alla sorgente di prelievo dell’acquedotto cala. Succede quando non piove per periodi molto lunghi e il gestore dell’acquedotto a un certo punto è costretto a controllare la portata di acqua erogata anche diminuendone la pressione;
  • Se la pressione dell’acqua in casa si abbassa all’improvviso, spesso, è anche il segnale che c’è un danno ai tubi dell’acquedotto. In tal caso tutto ritornerà nella norma una volta che le tubazioni verranno sistemate;
  • Può succedere anche che la pressione si abbassi quando il gestore sta eseguendo lavori temporanei di manutenzione particolare. In caso di manutenzione regolare dell’acquedotto il gestore può diminuire la pressione in via temporanea senza comunicarlo agli utenti. Quando però si prevedono lavori di manutenzione o di ripristino che superino un certo range di tempo, il gestore è tenuto a informare gli utenti del disagio;
  • Il gestore dell’acquedotto può decidere di diminuire la pressione. In particolare, qualora il gestore decidesse di limitare la pressione e la portata di acqua alle utenze domestiche per forza maggiore, ad esempio scarsità di acqua, o per seguire programmi di risparmio energetico in ottica di sostenibilità, è tenuto a comunicarlo agli utenti. Il contratto con il proprio gestore prevede comunque un paragrafo dedicato alla pressione e alle modalità di intervento e comunicazione di eventuali variazioni.

La pressione dell’acqua, quindi, a monte è regolata dal gestore dell’acquedotto. In linea generale, il gestore è tenuto ad assicurare alle utenze domestiche una portata e una pressione considerate sufficienti per svolgere le normali attività quotidiane (lavarsi, cucinare, ecc.) e il regolare funzionamento delle caldaie e di altri elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, ecc.), salvo casi particolari in cui l’utente deve adeguare il suo impianto.

La pressione media con cui l’acqua viene erogata dai vari acquedotti è di 3 bar, valore che in base ai calcoli di fisica e di ingegneria garantirebbe una portata di acqua utile alle varie utenze domestiche.

Quando la pressione dell'acqua dipende dall'impianto di casa

La pressione dell’acqua di un impianto domestico deve essere compresa tra 1,5 e 3 bar per garantire le normali attività quotidiane e il funzionamento degli elettrodomestici, prima fra tutti la caldaia. Per capire il valore della pressione dell’impianto di casa, il modo più semplice è procurarsi un misuratore di pressione dei fluidi, come un manometro, da applicare ai vari rubinetti per registrare il suo valore.

Una pressione bassa dell’acqua è da considerarsi “fisiologica” quando la posizione dell’abitazione è più alta rispetto al livello della falda o del punto di prelievo dell’acquedotto. È la situazione tipica delle case in collina o degli appartamenti al settimo piano, in cui l’erogazione dell’acqua garantisce la portata necessaria ma con un flusso debole. In tali situazioni per ovviare al problema, si possono utilizzare dei serbatoi di raccolta dell’acqua o delle elettropompe che aumentano la pressione in modo da garantire la portata necessaria ad un flusso maggiore.

È una questione di fisica: chi vive in collina o all’ultimo piano di un condominio di sette, o più piani, ha bisogno di aumentare la pressione dell’acqua del suo impianto idraulico domestico con un aiuto! In tali casi, senza serbatoi di raccolta o elettropompe ci si deve accontentare di una pressione dell’acqua del rubinetto ridotta o di rimanere addirittura senza nelle situazioni in cui anche chi vive al piano terra riceve rivoli di acqua, ad esempio d’estate quando la pressione dell’acquedotto cala fisiologicamente verso sera.

In linea generale, l’impianto di una casa o di un condominio rappresenta un mini-acquedotto e si possono verificare dei cali fisiologici di pressione in alcuni momenti della giornata.

  • Se in una casa o in un condominio tutti si stanno facendo la doccia, la pressione è naturale che cali. Infatti, chi vive in condominio da anni impara anche a conoscere gli orari migliori per farsi la doccia senza scarsità di acqua;
  • Inoltre, se la pressione dell’impianto idraulico è sempre bassa nonostante l’acquedotto eroghi in modo adeguato, bisognerebbe sempre verificare che la valvola della portata non sia regolata male;
  • Quando la pressione del rubinetto di casa è sempre bassa bisogna anche controllare che il riduttore di pressione non sia stato regolato male;
  • Infine, la forza con cui fluisce l’acqua nelle tubature dipende anche dallo stato delle tubazioni stesse, quindi mantenerle pulite e controllate evita un calo fisiologico nel tempo dovuto, ad esempio, alla formazioni di incrostazioni di calcare.

La pressione dell’acqua in casa è un problema relativo quando è una costante. In questi casi, una volta evidenziato il fattore causale, si agisce di conseguenza e si regola la pressione nel modo più utile ed efficace possibile.

Il reale problema nasce quando la pressione cala all’improvviso. Nel migliore dei casi potrebbe essere dovuta o a incrostazioni del singolo rubinetto che si risolvono con un po’ di anticalcare, o alla mano distratta di qualcuno che ha abbassato la portata girando accidentalmente la valvola che la regola. Purtroppo, però, quando la pressione dell’acqua del rubinetto si abbassa all’improvviso, si tratta del segnale di qualche problema dell’impianto domestico. In particolare:

  • Problemi alle tubazioni per incrostazioni di calcare o altri minerali nel tempo;
  • Danni alle tubazioni con perdita di acqua in un punto dell’impianto: se la casa non è ancora allagata, la pressione bassa è il segnale che esorta a chiudere l’impianto;
  • Se si tratta solamente dell’acqua calda, c’è un problema allo scaldabagno o alla caldaia, in particolare si tratta spesso di problemi alla valvola di intercettazione che regola la temperatura;
  • Attenzione allo sciacquone: se perde, la pressione idrica cala.

In tutti questi casi c’è bisogno dell’intervento di un idraulico per risolvere la situazione, anche quando si tratta dello sciacquone!

Il rovescio della medaglia: quando la pressione dell'acqua è troppo alta

C’è però da considerare anche l’altra faccia della medaglia, ovvero una pressione dell’acqua troppo alta. L’esperienza tipica di una tale situazione la si vive quando ci si trova nella casa delle vacanze. La prima volta che si fa scorrere l’acqua dai rubinetti, dopo mesi di letargo, arriva all’improvviso un getto ad alta pressione che può lavarvi.

Si tratta comunque di casi eccezionali dato che il riduttore della pressione che viene inserito nel punto di entrata dell’acqua dall’acquedotto all’impianto di casa serve proprio ad evitare pressioni troppo alte. Queste, infatti, possono danneggiare i tubi e gli elettrodomestici di casa tarati per valori più bassi.

Un’elevata pressione dell’acquedotto può succedere, ad esempio, quando dopo un lavoro di manutenzione viene ripristinata la pressione normale di erogazione e appena si alza il miscelatore del rubinetto arriva un forte getto. In ogni caso il riduttore di pressione argina il danno e protegge l’impianto domestico. Se non ci fosse questo riduttore, l’impianto domestico e gli elettrodomestici sarebbero fortemente a rischio e potrebbero subire dei danni.

Sebbene l’elevata pressione di entrata dell’acqua sia controllata dal riduttore, è importante comunque conoscere la pressione di erogazione dell’acquedotto che serve la propria casa per capire quali elettrodomestici acquistare. Le ditte di elettrodomestici ad acqua (caldaia, scaldabagno, lavatrice, lavastoviglie, ecc.), infatti, dichiarano nella scheda tecnica della macchina il limite massimo di pressione dell’acqua con cui si garantisce l’efficienza della stessa senza rischio di rotture.

Infatti, tali macchine non funzionano a pressioni troppo basse ma si danneggiano se si supera quella massima garantita per il loro funzionamento. Quindi, prima di acquistare tali elettrodomestici, è importante chiedere al gestore dell’acquedotto informazioni chiare sulla forza con cui viene erogata l’acqua.

Abbiamo visto insieme che la pressione dell’impianto idraulico rappresenta il valore della forza con cui l’acqua scorre nei tubi di casa nostra ma anche in quelli della rete di distribuzione dell’acquedotto fino al punto di consegna. Un valore che condiziona la portata, ovvero la quantità di acqua che arriva a casa nostra, e la velocità con cui scorre dal nostro rubinetto, il cui flusso poi è a sua volta regolato da un miscelatore.

A prescindere dalle variazioni fisiologiche della pressione, adesso sappiamo che una diminuzione improvvisa è il segnale che ci deve spesso mettere in guardia perché la maggior parte delle volte si tratta dell’impianto di casa che ha bisogno di un bravo idraulico!