Il consumo dell’acqua potabile comporta un costo ambientale considerevole, in quanto si tratta di una risorsa naturale sempre più scarsa. 

Allo stesso tempo grazie agli acquedotti, questo bene indispensabile per la vita e la quotidianità, è sempre disponibile nelle abitazioni, dov’è possibile usufruire di un’acqua potabile di elevata qualità a costi bassi e accessibili a chiunque. 

In questo approfondimento analizzeremo qual è il consumo di acqua pro capite e delle famiglie, passando in rassegna i diversi fattori che lo determinano e riportando alcuni esempi concreti.

Il consumo medio di acqua giornaliero di una persona

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per soddisfare le esigenze minime di salute sono necessari tra i 50 e i 100 litri d’acqua a persona al giorno

Tuttavia, il consumo di acqua nel mondo è profondamente diverso nei vari paesi, con nazioni in cui i consumi medi sono ben al di sotto di queste soglie e altri in cui sono molto al di sopra. Tra questi ultimi c’è anche l’Italia, il Paese che utilizzeremo come riferimento per capire qual è il consumo di acqua giornaliero di una persona.

In base all’ultimo report dell’Istat sul consumo di acqua in Italia, per ogni italiano vengono erogati 236 litri di acqua al giorno. Per determinare i consumi giornalieri bisogna tenere conto anche di uno spreco di acqua del 36,2%, determinato dalle perdite della rete di distribuzione, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica. 

Sulla base di questi dati, è possibile stimare un consumo medio giornaliero di acqua di 174 litri per ogni italiano. Ovviamente, i valori specifici variano sulla base di molti fattori, come per esempio la regione di appartenenza, le abitudini di ogni individuo e il periodo dell’anno

Per quanto riguarda nel dettaglio gli impieghi dell’acqua consumata quotidianamente, una piccola percentuale interessa quella bevuta. Il Ministero della Salute, a questo proposito, consiglia un valore di riferimento da 100 ml/Kg al giorno per i neonati fino a 6 mesi e di 2-2,5 litri al giorno per gli adulti. Anche l’acqua usata per pulire le verdure e la frutta, oppure per riempire la pentola per cucinare si attesta su pochi litri al giorno

Ben più elevato è invece il consumo di acqua giornaliero per l’igiene personale, considerando che lavarsi nella vasca da bagno richiede circa 100-160 litri, mentre una doccia di 5 minuti comporta un dispendio di 75-90 litri d’acqua

Anche lo scarico del WC richiede 10 litri di acqua per ogni azionamento, con l’uso dei servizi igienici che pesa per il 20-30% dei consumi d’acqua pro capite. Bisogna poi tenere conto di circa 7,5 litri per lavarsi i denti, ma lasciando l’acqua del rubinetto aperta questo valore aumenta in modo sostanziale.  

Nell’analisi del consumo d’acqua pro capite è necessario considerare la richiesta da parte degli elettrodomestici come la lavatrice, con un dispendio d’acqua di circa 40-50 litri a ciclo per un modello da 8 Kg, oppure della lavastoviglie pari a circa 10-12 litri a ciclo. Altri impieghi possono interessare l’innaffiamento delle piante e la pulizia dei pavimenti.

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Il consumo medio di acqua di una famiglia di 3 persone

Naturalmente, i consumi di acqua crescono in base al numero di componenti del nucleo familiare, infatti l’ingresso di un nuovo membro comporta un incremento del fabbisogno idrico e un aumento dei costi in bolletta. 

Per esempio, considerando i dati relativi al consumo d’acqua pro capite rilevati dall’Istat, una famiglia di 3 persone consuma circa 522 litri d’acqua al giorno, ovvero intorno a 190 metri cubi d’acqua potabile all’anno, seppure con differenze sostanziali in base alle abitudini personali

Il consumo medio di acqua di una famiglia di 4 persone

In modo analogo, è possibile calcolare il consumo medio di acqua di una famiglia di 4 persone, ottenendo un dispendio idrico di circa 696 litri al giorno e 254 metri cubi l’anno

Ovviamente, i consumi dell’acqua variano in base a numerosi fattori, infatti basta la presenza di una piscina o di un giardino per aumentare in modo considerevole il fabbisogno idrico di una famiglia. 

Per questo motivo è importante sapere quanta acqua si consuma e per quali finalità, utilizzando alcuni strumenti utili per conoscere in modo accurato il proprio fabbisogno.

Come calcolare il consumo di acqua

Il calcolo del consumo d’acqua può essere effettuato in diversi modi. Innanzitutto, è possibile stimare il proprio fabbisogno idrico in maniera manuale, calcolando il dispendio di acqua autonomamente, tenendo conto delle proprie abitudini

In questo caso bisogna valutare aspetti come la durata della doccia, quante lavatrici e lavastoviglie si effettuano ogni settimana, se si utilizza l’acqua per irrigare le piante o il giardino, la presenza di una piscina e altri impieghi. Per esempio, un rubinetto aperto eroga in media 8 litri d’acqua al minuto, quindi se ci si rade ogni giorno per 3 minuti con l’acqua aperta bisogna considerare un consumo di 24 litri d’acqua potabile.

In alternativa, è possibile utilizzare dei calcolatori online, dei tool che consentono di realizzare in pochi istanti il calcolo dei consumi d’acqua. Per esempio, sul sito web di Altroconsumo è possibile stimare il proprio fabbisogno idrico in modo semplice e veloce, basta compilare un questionario.

Il sistema fornisce una panoramica completa, indicando il consumo totale annuo della famiglia e il consumo d’acqua giornaliero per persona. Inoltre, suddivide i consumi in base ai diversi utilizzi, fornendo anche alcuni consigli utili per consumare meno acqua.

Un altro strumento da non sottovalutare è rappresentato dalla bolletta dell’acqua inviata dal proprio gestore, un documento importante in cui sono riportati i consumi in metri cubi in base al periodo di riferimento, i consumi medi per l’anno corrente e quelli stimati. Oltre a leggere la bolletta dell’acqua con attenzione per conoscere il proprio fabbisogno idrico, è possibile calcolare i consumi monitorando il contatore, considerando che per passare dai metri cubi ai litri basta moltiplicare per mille. 

D’altronde, nonostante la Terra sia coperta d’acqua per quasi il 70% della sua superficie, l’acqua dolce rappresenta solo il 2,5% del totale. È quindi necessario che tutti usino in modo più razionale l’acqua, partendo da un’approfondita analisi del proprio consumo, per capire se è possibile ridurlo per preservare questa risorsa preziosa e fondamentale per la vita, la salute e il benessere degli esseri umani.