Acqua e cellulite sono strettamente connesse, dal momento che una corretta idratazione può contrastare la comparsa dell’inestetismo della pelle a buccia d'arancia. L’acqua, infatti, è uno dei migliori alleati per depurare l'organismo da tossine e per rivitalizzare i meccanismi fisiologici che favoriscono la diuresi e la circolazione linfatica. Analizziamo dunque i benefici di una giusta idratazione sull'effetto a buccia d'arancia e qual è la migliore acqua per la cellulite nell'ottica del trattamento e della prevenzione.
Che cos'è la cellulite?
La cellulite è un inestetismo cutaneo caratterizzato da un accumulo di cellule adipose sottocutanee divenute ipertrofiche.
Tale accumulo deriva da un’alterazione degli scambi tra il sistema circolatorio venoso e linfatico e le cellule adipose, da cui ha origine la formazione di localizzati edemi sottocutanei che ostacolano l’ossigenazione dei tessuti e favoriscono quindi l’infiammazione.
La circolazione rallentata della linfa contribuisce al ristagno di liquidi e impedisce l’utilizzo ottimale delle riserve di grasso che sono naturalmente immagazzinate sotto la pelle. Il nostro corpo, quindi, reagisce come se volesse circoscrivere l’area danneggiata, producendo sostanze che creano una gelatina compatta, che avvolge le cellule adipose causandone l’ipertrofia.
È per questo motivo che la cellulite sembra dura, duole se soggetta a massaggio, ha l’aspetto di noduli e cuscinetti ed è spesso accompagnata da sensazione di tensione e pesantezza.
In ogni caso, aspetto, colore e sensazione di dolore dipendono dallo stadio della cellulite: dal primo, quello meno grave e facilmente reversibile, al quarto, più difficile da contrastare a causa di un cedimento dei tessuti.
Fattori che favoriscono la formazione della cellulite
La cellulite ha origine da diversi fattori, alcuni legati alla predisposizione genetica e all'etnia, altri legati all'età, al sovrappeso, allo stile di vita, al fumo, all'assunzione di farmaci e alle cattive abitudini alimentari, inclusi il consumo eccessivo di alcolici e di sale. Indipendentemente dalle cause, colpisce sia le donne (cosce e glutei) che gli uomini (grasso addominale e viscerale), sebbene sia in genere più di frequente nelle prime.
La tendenza delle donne a sviluppare cellulite è principalmente dovuta agli estrogeni e progesterone, gli ormoni femminili. Questi tendono a far accumulare e ristagnare liquidi nella pelle favorendo sia l’incremento del grasso corporeo – nonché il suo accumulo in alcune zone del corpo tipiche (cosce e fianchi per esempio) – sia l’aumento della permeabilità capillare e la ritenzione idrica, quest'ultima responsabile dell'insorgenza della pelle a buccia d'arancia.
È essenziale però precisare che, nonostante il legame esistente tra cellulite e ritenzione idrica, cioè l'acqua trattenuta nei tessuti, l'idratazione è uno dei principali rimedi per contrastare entrambi i fenomeni, anche se la sua efficacia, nel corso degli ultimi anni, è stata spesso messa in discussione da una serie di false credenze.
Ritenzione idrica, acqua e cellulite
La tendenza a trattenere liquidi, cioè la ritenzione idrica, è uno dei fattori che favorisce la formazione e il cronicizzarsi della pelle a buccia d'arancia. Questo eccessivo ristagno di liquidi è frequentemente confuso con la cellulite, sebbene tra i due fenomeni esistano molte differenze a livello biologico e visivo.
La cellulite è infatti un problema, facilmente visibile a anche a occhio nudo, che si manifesta con una serie di avvallamenti, come piccole fossette, percepibili sulla pelle, talvolta anche comprimendo un lembo di cute tra le dita. La ritenzione idrica, invece, è un fenomeno completamente diverso, che causa gonfiore ed è riconoscibile quando una leggera pressione sull'area interessata lascia sulla pelle un caratteristico alone biancastro.
A differenza della cellulite, la ritenzione idrica è una problematica dovuta principalmente ad una scarsa efficienza della circolazione linfatica che favorisce quindi la creazione dell’edema: l’accumulo di tossine che alterano il metabolismo della cellula e che causa poi il rigonfiamento dei tessuti.
Molto diffusa tra le donne, non è causata dall'assunzione quotidiana di acqua, come comunemente si crede, bensì da un eccesso di sodio rispetto ai livelli di potassio, a causa del quale l'organismo, per assicurare una diluizione ottimale, tende a trattenere un maggiore quantitativo di acqua (fonte: https://www.zyxelle.com/wp-content/uploads/2020/05/Guida_Cellulite.pdf).
Sebbene la cellulite possa dipendere da diversi fattori, un accumulo di questi liquidi può contribuire ad alterare gli strati sottocutanei, predisponendo la pelle alla caratteristica buccia d'arancia. Molto spesso, inoltre, le persone che hanno problemi di ritenzione idrica, influenzate da false credenze, tendono a bere poco per paura di gonfiarsi ancora di più, contribuendo invece allo sviluppo della cellulite.
Bere troppa acqua peggiora la cellulite?
Associare il consumo di acqua, anche quello eccessivo, alla comparsa o al peggioramento della cellulite è una convinzione del tutto priva di basi scientifiche. Al contrario, l'acqua rappresenta un alleato prezioso sia per quanto riguarda la prevenzione sia per quanto concerne l'azione di contrasto della cellulite.
In particolare, nell'ambito di un regime alimentare sano, l'acqua si rivela un efficace trattamento anti-cellulite naturale proprio grazie alla sua capacità di contrastare la ritenzione idrica. Questo aspetto, di fatto, smentisce i falsi miti che nel tempo hanno erroneamente attribuito all'acqua la responsabilità del ristagno dei liquidi, sollevandola da ogni implicazione anche per quanto concerne l'insorgenza della cellulite.
In realtà, meno si beve e più si favorisce la ritenzione di liquidi poiché il nostro corpo cerca di mantenere inalterato il suo equilibrio, diminuendo le uscite a causa delle entrate limitate. Bere molta acqua, al contrario, favorendo l'eliminazione dei liquidi accumulati nei tessuti, è una buona abitudine di prevenzione contro i problemi di ritenzione idrica e per evitare che possa evolversi in una problematica più complessa, come appunto la cellulite.
Acqua e cellulite: prevenzione e cura
Prevenire e trattare la cellulite è essenziale per tutelare il benessere e la bellezza della cute. La pelle a buccia d'arancia, infatti, non è soltanto un semplice inestetismo, ma una condizione che, se trascurata, può evolvere in un disturbo più fastidioso. Quando si parla di prevenzione è essenziale quindi considerare il fenomeno nel suo complesso, analizzando i diversi fattori che possono incidere sulla sua insorgenza.
Nell'ambito del trattamento, così come nella prevenzione, si raccomanda per esempio di svolgere regolare attività fisica e di seguire una dieta sana e bilanciata, meglio se ricca di frutta e verdura, ma povera di sodio e carboidrati raffinati.
Sono inoltre da evitare gli alcolici e il fumo, mentre si consiglia di mantenere una corretta idratazione. In particolare, si consiglia di bere soprattutto acqua, che, rispetto ad altre bevande, spesso ricche di zuccheri, è anche una buona fonte di sali minerali utili all'organismo.
Una tendenza molto in voga, soprattutto tra gli esperti di wellness, è quella di bere acqua e sale per avere benefici sulla ritenzione idrica e di conseguenza anche sulla cellulite. Le soluzioni migliori sembrerebbero essere quelle a base di sale rosa dell'Himalaya, anche se le dosi devono essere delle giuste quantità, per evitare carenze o eccessi tutt'altro che salutari.
Acqua contro la cellulite: il ruolo dell'idratazione
Molto spesso, nel cercare la giusta acqua da bere per la cellulite nell'ottica della prevenzione e del trattamento, si ritiene di dover preferire l'assunzione di acque oligominerali a quelle maggiormente mineralizzate.
Tale convinzione è errata e non basata su studi scientifici, dal momento che le acque più mineralizzate (e quindi con più calcare), facilitando l’eliminazione di tutti i minerali in eccesso nell'organismo, sono quelle che favoriscono la diuresi.
Per quanto riguarda il controllo della cellulite, il minerale cui prestare maggiore attenzione è il sodio, il cui eccesso, o un eventuale squilibrio rispetto al magnesio, può favorire la ritenzione idrica.
Proprio per questo, spesso si consigliano acque povere di sodio per prevenire la cellulite: uno studio italiano, pubblicato sull'European Journal of Inflammation, ha evidenziato, in pazienti affette da cellulite in forma lieve e moderata, un miglioramento significativo in termini di perdita di peso, riduzione dello strato sottocutaneo e microcircolazione a seguito del consumo di acqua a basso contenuto di sodio associato a una dieta bilanciata (fonte: https://www.researchgate.net/publication/312407499_An_Open_Randomized_Controlled_Study_on_the_Efficacy_of_Low-Sodium_Water_Intake_Evaluated_by_Non-Invasive_Methods_in_Patients_with_Cellulite).
Per un'acqua adatta a contrastare la cellulite, però non è necessario consumare l’acqua in bottiglia: anche l’acqua potabile che esce dal nostro rubinetto è povera di sodio, dato che il suo contenuto massimo, previsto dal Decreto Legislativo 18/2023 in termini di durezza dell’acqua, è molto più basso rispetto ad altre fonti alimentari di sodio, come il pecorino o il prosciutto crudo, e in generale rispetto ai valori che possono favorire un eccesso di questo minerale nella dieta.
Bere acqua è quindi una delle azioni più consigliate per prevenire la cellulite. Abbiamo anche scoperto che quella fornita da Gruppo CAP è un’acqua sana, sicura, economica e con un contenuto di sodio e di minerali adatto a qualsiasi programma di prevenzione e supporto per le persone con questo problema. Leggi l’etichetta dell’acqua del tuo acquedotto e scoprirai che anche la tua acqua può essere un valido aiuto contro la cellulite.
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