Bere acqua è vitale, una sana abitudine che molte persone devono ancora imparare nonostante il martellare di campagne di informazione ed educazione create ad hoc per bambini, adulti e anziani. Le indicazioni possono però cambiare se si inizia a discutere dell’utilità di bere tanta acqua. “Cosa succede se si beve tanta acqua? Come capire se si beve poco? Quanti litri di acqua massimo al giorno si possono bere? Perché dobbiamo bere acqua?”. Cercheremo di dare risposta a queste e altre domande simili iniziando da quella più importante: “Cosa significa bere tanta acqua?”.  La risposta a questa domanda è fondamentale per capire quando l’acqua da tanta diventa troppa, tra i pro e i contro di un consiglio sempre più diffuso.

Cosa significa bere tanta acqua?

“Bere tanto” è un consiglio molto diffuso, risulta però difficile da quantificare poi in termini pratici quanta acqua bisogna bere al giorno. Purtroppo, la percezione personale del singolo non è in linea con i consigli dei professionisti della salute che indicano di assumere almeno 1,5-2 litri, ovvero il fabbisogno giornaliero. Ogni persona infatti quantifica il proprio bisogno di acqua giornaliero ma non sempre questo coincide con il proprio fabbisogno, raramente lo supera. Molte persone infatti non sono abituate ad assumere acqua e quindi in termini di quantità il berne tanta varia da persona a persona Ad esempio per alcuni arrivare a bere i 2 litri del fabbisogno giornaliero significa sforzarsi di bere, mentre per un atleta i 3 litri rappresentano la normalità quando è in fase di allenamento. Per un bambino o un anziano, invece, ricordarsi di bere acqua può sembrare un’impresa perché spesso non ne sente il bisogno nonostante gli stimoli e, di conseguenza, anche 1 litro potrebbe essere tanto. Anziano beve troppa acqua Bere tanta acqua è quindi una quantità soggettiva in termini di percezione personale e, nella realtà dei fatti, è più facile trovare persone che tendono a bere meno del fabbisogno giornaliero consigliato e a cui bisognerebbe insegnare alcuni trucchi per bere di più. Risulta quindi difficile quantificare il consiglio di bere tanta acqua se si considera la percezione personale. Fortunatamente, i professionisti della salute e la scienza ci vengono in aiuto quantificando il fabbisogno giornaliero medio e indicando le variabili in base a stile di vita, età, sesso, stato di salute, indice di massa corporea e altri parametri essenziali Nello specifico del singolo soggetto si dovrebbe consigliare di bere tanta acqua quanta i propri reni sono in grado di gestire per mantenersi in salute e, a tal proposito, lo stimolo della sete è una sentinella personalizzata, un aiuto per capire quanta acqua bere quando è necessario ristabilire l’equilibrio idrico. Studiando la fisiologia dell’uomo si impara che:
  • il nostro corpo è “tarato” in modo tale da eliminare l’acqua introdotta in eccesso attraverso la minzione, la sudorazione e la respirazione
  • i reni possono gestire fino a 20-28 litri al giorno e, in generale, un uomo può bere fino a 1 litro di acqua all’ora senza problemi. 
In definitiva, possiamo quindi affermare che bere tanta acqua per molti potrebbe significare arrivare a coprire i 2 litri del fabbisogno giornaliero e può raggiungere i 3,5-4 litri di acqua al giorno per uno sportivo o per un adulto con uno stile di vita molto attivo. Il consiglio fondamentale che si dovrebbe sempre dare è comunque quello di bere tanta acqua quanta il nostro corpo chiede attraverso lo stimolo della sete quando ne ha bisogno. Il quando infatti varia in base al soggetto e alle sue condizioni di vita, di salute e ambientali.

Bere tanta acqua: quando fa bene

Bere tanta acqua quanto necessario permette di integrare i minerali e inoltre sostiene la vitalità e le funzioni delle cellule del nostro organismo e aiuta anche il fisico a depurarsi e il cervello a funzionare meglio. Bere tanta acqua fa bene Bere acqua infatti è un sostegno per eliminare e diluire le scorie quando si è intossicati e dissetare il cervello ne migliora le performance. Bere acqua infatti aiuta gli studenti grandi e piccini ad essere più attenti a scuola ma anche a migliorare la memoria. È poi necessario bere di più quando si fa attività fisica intensa così come durante un’estate calda che ci fa sudare parecchio.   Queste sono le tipiche situazioni in cui il consumo d’acqua giornaliero dovrebbe aumentare in linea con le esigenze del proprio organismo. In presenza di attività fisica intensa, infatti, l’introito di acqua giornaliero può raggiungere anche i 3-3,5 litri di acqua a seconda del soggetto, del tipo di sport e della sua durata e intensità. Quando arriva l’estate invece il consiglio è di bere tanta acqua in più in base a quanto si suda, soprattutto quando si tratta di anziani e bambini ad alto rischio di disidratazione. In entrambi i casi bere tanta acqua, anche oltre il fabbisogno giornaliero, fa bene nelle quantità necessarie per compensare le perdite dovute all’attività fisica e alla sudorazione.  Questa indicazione vale in tutte le situazioni in cui è necessario bere di più, ad esempio in caso di febbre. In ogni caso, lo stimolo della sete ci aiuta a capire quando bere acqua proprio perché viene attivato dal cervello quando il sistema di controllo dell’equilibrio idrico manda un segnale nel momento in cui il nostro organismo ha bisogno di acqua. Rispondere alla sete infatti permette di bere tanta acqua quanta ne abbiamo bisogno in quel momento e in quelle condizioni. Se stiamo bevendo poco ci sono anche dei segnali per capirlo: la pelle stranamente secca e il colore delle urine intenso. In carenza di acqua, il nostro organismo garantisce le scorte agli organi vitali e la pelle è la prima a presentare i segni di una leggera disidratazione. Le urine si scuriscono invece perché si concentrano di sali. Tali segnali quindi ci avvisano che è essenziale bere di più, tanta acqua quanta è necessaria a compensarne le perdite e diminuire il rischio di disidratazione. Non sempre però bere tanto fa bene. Vediamo insieme quando bere tanto diventa troppo!

Quando bere troppo fa male: l’iperidratazione

Bere tanta acqua gonfia o fa abbassare troppo la pressione, questi sono due tra i contro che alcune persone lamentano. Si tratta però di situazioni reversibili nel breve tempo perché una persona sana elimina l’acqua in eccesso nel giro di poche ore attraverso la respirazione, la sudorazione e soprattutto i reni. Iperidratazione La pancia ritorna piatta e la sensazione di pesantezza svanisce. Pur essendo rare, esistono però situazioni in cui bere troppo fa male. L’iperidratazione o intossicazione da acqua è infatti una condizione molto rara che può verificarsi in due situazioni particolari:
  • Una persona arriva a bere tanta acqua quanta i reni non sono in grado di gestire: situazione abbastanza rara che riguarda principalmente gli atleti. In particolare chi pratica  un esercizio fisico estremo e prolungato bevendo più del necessario acqua e/o soluzioni ipotoniche rischia elevate perdite di sodio, iponatriemia, dovuta a iperidratazione;
  • Una persona trattiene troppa acqua per problemi di salute. La ritenzione idrica diventa patologica per soggetti che soffrono di problemi cardiaci (insufficienza cardiaca ad esempio), insufficienza renale o altri problemi ai reni o malattie del fegato come la cirrosi. In questi casi, la quantità di acqua da bere diventa troppa anche nel range del fabbisogno dato che l’organismo di queste persone non è in grado di eliminare acqua. Infatti spesso la terapia prescritta loro dal medico prevede l’utilizzo anche di un diuretico.
L’iperidratazione inoltre si manifesta con segni, sintomi e valori caratteristici come:
  • Iponatriemia, ovvero una concentrazione di sodio nel sangue inferiore a 135 mmol / L;
  • Mal di testa;
  • Affaticamento e letargia;
  • Disorientamento e confusione;
  • Nausea e vomito;
  • Colore delle urine molto chiaro;
  • Peso specifico delle urine basso.
Questi segnali sono molto simili ai segni e ai sintomi della disidratazione quando si tratta di vertigini, mal di testa, nausea e affaticamento. Per capire se si beve poco o troppo, oltre ad osservare lo stato di idratazione della pelle, può essere d’aiuto osservare il colore delle urine e la frequenza della minzione. Il medico poi attraverso la valutazione di peso specifico e altri parametri essenziali diagnostica in via definitiva di che problema si tratta. Nello specifico l’iperidratazione o l’intossicazione da acqua rappresenta un problema raro ma, in ogni caso, può succedere. In particolare, una sete eccessiva in una giornata particolarmente afosa è normale ma se si manifesta senza motivi particolari e/o se perdura per più giorni, il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Uno stimolo della sete frequente potrebbe essere il sintomo di una problematica, in particolare se accompagnata da mal di testa, vertigini e spossatezza. Infine, urinare poco nonostante l’acqua bevuta così come trattenere anche sia il poco che il tanto che si introduce possono favorire stati di iperidratazione. La cosa migliore da fare è rivolgersi subito al proprio medico per una diagnosi repentina, il presupposto per sostenere al meglio il ritorno al proprio stato di salute.  Abbiamo visto che bere acqua è essenziali nelle quantità di cui ogni persona ha bisogno. Con il caldo o durante l’esercizio fisico la sete aumenta e si deve bere di più. Se diventa troppa però anche l’acqua può far male, soprattutto in presenza di alcune problematiche.  La regola da seguire dovrebbe essere quella di bere tanta acqua quanta richiede il proprio organismo quando ha sete ma, quando sembra troppa, condividere con il proprio medico aiuta sempre!