Cosa significa bere tanta acqua?
“Bere tanto” è un consiglio molto diffuso, risulta però difficile da quantificare poi in termini pratici quanta acqua bisogna bere al giorno. Purtroppo, la percezione personale del singolo non è in linea con i consigli dei professionisti della salute che indicano di assumere almeno 1,5-2 litri, ovvero il fabbisogno giornaliero. Ogni persona infatti quantifica il proprio bisogno di acqua giornaliero ma non sempre questo coincide con il proprio fabbisogno, raramente lo supera. Molte persone infatti non sono abituate ad assumere acqua e quindi in termini di quantità il berne tanta varia da persona a persona. Ad esempio per alcuni arrivare a bere i 2 litri del fabbisogno giornaliero significa sforzarsi di bere, mentre per un atleta i 3 litri rappresentano la normalità quando è in fase di allenamento. Per un bambino o un anziano, invece, ricordarsi di bere acqua può sembrare un’impresa perché spesso non ne sente il bisogno nonostante gli stimoli e, di conseguenza, anche 1 litro potrebbe essere tanto.
- il nostro corpo è “tarato” in modo tale da eliminare l’acqua introdotta in eccesso attraverso la minzione, la sudorazione e la respirazione
- i reni possono gestire fino a 20-28 litri al giorno e, in generale, un uomo può bere fino a 1 litro di acqua all’ora senza problemi.
Bere tanta acqua: quando fa bene
Bere tanta acqua quanto necessario permette di integrare i minerali e inoltre sostiene la vitalità e le funzioni delle cellule del nostro organismo e aiuta anche il fisico a depurarsi e il cervello a funzionare meglio.
Quando bere troppo fa male: l’iperidratazione
Bere tanta acqua gonfia o fa abbassare troppo la pressione, questi sono due tra i contro che alcune persone lamentano. Si tratta però di situazioni reversibili nel breve tempo perché una persona sana elimina l’acqua in eccesso nel giro di poche ore attraverso la respirazione, la sudorazione e soprattutto i reni.
- Una persona arriva a bere tanta acqua quanta i reni non sono in grado di gestire: situazione abbastanza rara che riguarda principalmente gli atleti. In particolare chi pratica un esercizio fisico estremo e prolungato bevendo più del necessario acqua e/o soluzioni ipotoniche rischia elevate perdite di sodio, iponatriemia, dovuta a iperidratazione;
- Una persona trattiene troppa acqua per problemi di salute. La ritenzione idrica diventa patologica per soggetti che soffrono di problemi cardiaci (insufficienza cardiaca ad esempio), insufficienza renale o altri problemi ai reni o malattie del fegato come la cirrosi. In questi casi, la quantità di acqua da bere diventa troppa anche nel range del fabbisogno dato che l’organismo di queste persone non è in grado di eliminare acqua. Infatti spesso la terapia prescritta loro dal medico prevede l’utilizzo anche di un diuretico.
- Iponatriemia, ovvero una concentrazione di sodio nel sangue inferiore a 135 mmol / L;
- Mal di testa;
- Affaticamento e letargia;
- Disorientamento e confusione;
- Nausea e vomito;
- Colore delle urine molto chiaro;
- Peso specifico delle urine basso.