La siccità è un fenomeno naturale che si verifica in concomitanza di una riduzione della disponibilità idrica rispetto alle condizioni medie usuali. Il perdurare di questo stato, può mettere a rischio il riempimento delle falde sotterranee, così come l'alimentazione degli animali al pascolo e l'irrigazione delle colture, con conseguenze disastrose sia per gli agricoltori sia per i consumatori.

La crescente siccità può inoltre rendere le aree boschive più secche e alimentare il pericolo di incendi, con tutte le problematiche connesse alla deforestazione e al benessere della biodiversità; inoltre può determinare un'insufficienza nell'erogazione dell'acqua, soprattutto in quei territori in cui la domanda, per questioni agricole o industriali, sia piuttosto rilevante.

Problema siccità: quali sono le cause?

Nella sua forma più comune, la siccità è una problematica strettamente connessa all'aspetto meteorologico. Le cause della siccità sono infatti da ricercare in una carenza prolungata di precipitazioni, che se in un primo tempo può determinare una riduzione della portata dei fiumi, nel giro di qualche anno può comportare una diminuzione del quantitativo di acqua nelle falde.

Ma tra le ragioni più temute della condizione siccitosa ci sono i cosiddetti cambiamenti climatici: l'aumento della temperatura terrestre causato dai gas a effetto serra comportano stravolgimenti a livello globale che si concretizzano in un aumento dei disastri ambientali, nella manifestazione diffusa di ondate di calore anomale e nel parallelo aumento di zone soggette a siccità, oltre al progressivo ritiro dei ghiacciai e della copertura nevosa montana.

Una problematica, quest'ultima, non di poco conto, se si tiene conto che i ghiacciai presenti sui sistemi montani, grazie al loro contributo nell'alimentare il quantitativo idrico nelle falde acquatiche, sono da sempre una preziosa risorsa di acqua dolce per l'uomo

Il loro scioglimento, di conseguenza, rappresenta una vera e propria minaccia, poiché lo stress di risorse idriche può condurre alla necessità di un razionamento dell'acqua.

Problemi di siccità in Italia

L'assenza di precipitazioni che si è registrata nell'autunno del 2021 e nella prima parte del 2022 ha fatto scattare l'allarme siccità in Italia. La penisola, che con le sue piogge e la ricca presenza di laghi, corsi d'acqua e falde sotterranee è il quinto paese europeo con il maggior quantitativo di acqua a disposizione (Fonte: Report sull'Acqua Istat del 21 marzo 2022), si è ritrovata a fronteggiare una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni, sensibilmente più grave di quella registrata dalle ondate anomale di calore del 2003.

Tuttavia, oggi la siccità in Italia è aggravata anche da numerosi altri fattori, tra i quali le perdite idriche degli impianti. A confermarlo, i dati pubblicati nel rapporto Istat, secondo il quale nelle città metropolitane si registra una perdita idrica di 41 metri cubi al giorno per km di rete. La conseguenza è che una grossa quantità d'acqua quotidianamente erogata non solo non raggiunge il consumatore, ma viene dispersa, e ciò soprattutto a causa di una rete di infrastrutture ormai obsolete e di allacci al sistema idrico non autorizzati.

Ad affiancarsi alla problematica delle perdite, c'è poi quella estremamente diffusa degli sprechi d'acqua a uso potabile causati dal consumo in ambito domestico. Difatti, anche se di recente è aumentata la consapevolezza tra i consumatori più giovani, l'Italia, con 220 litri d'acqua pro capite consumati, a fronte dei 165 litri della media europea, è ancora maglia nera per lo spreco idrico, come conferma l'indagine condotta da Ipsos per Finish in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2022.

La crisi idrica è inoltre una problematica che tende a riproporsi di anno in anno, soprattutto in alcuni territori italiani, creando disservizi a circa 2,4 milioni di famiglie residenti al sud e sulle isole. In questi territori, l'Istat stima infatti che più di 1,5 milioni di nuclei lamenti irregolarità nel servizio idrico, il 63% del totale delle famiglie che manifestino questa particolare problematica a livello nazionale.

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Allarme siccità al nord

Le regioni del nord Italia sono attualmente alle prese con le conseguenze più gravi della diminuzione delle precipitazioni. Non a caso, l'allerta siccità al nord ha fatto scattare allarme siccità in Piemonte, una delle regioni che sta pagando il prezzo maggiore dell'attuale condizione siccitosa. In questo territorio, infatti, l'assenza di acqua ha messo in pericolo un'intera stagione di colture, senza contare che gli invasi hanno registrato livelli al minimo storico -anche tra il 30 e il 50% del quantitativo standard- e in molti Comuni è stato necessario predisporre ordinanze anti-spreco.

La siccità in Piemonte, naturalmente, ha dato vita a una carenza d'acqua che ha assetato colture e industrie nell'intero settentrione. La siccità al nord Italia fa temere il peggio anche per il Po, che sta registrando fenomeni di magra a cui non si assisteva da almeno 70 anni. La siccità del Po potrebbe innescare inoltre quel disastroso fenomeno noto con il termine di cuneo salino, il quale, spingendo il mare a risalire in prossimità della foce, determina il riempimento delle falde di acqua dolce con acqua salata, che oltre a essere inutilizzabile a scopi irrigui, può compromettere la salute dei terreni e la loro capacità produttiva futura.

Quando finirà la siccità al nord

Le poche piogge che si sono verificate in alcuni territori tra aprile e maggio sono state in gran parte riassorbite nel mese di giugno, che pur essendo stato caratterizzato da lievi instabilità scarsamente distribuite su tutto il territorio nazionale, ha registrato un aumento delle temperature, che ha contribuito ad alimentare le criticità di quello che probabilmente sarà ricordato come un periodo di siccità record.

Per quanto riguarda ciò che attende l'Italia nelle prossime settimane, in termini di siccità le previsioni degli esperti suggeriscono che il nord del paese potrebbe trarre giovamento da un mese di luglio instabile, che dovrebbe registrare temporali diffusi, anche se non eccessivamente abbondanti. Lo stesso, però, potrebbe non essere per il sud, che sarà caratterizzato da temperature piuttosto calde e un'alta pressione che terrà ancora lontane le piogge.

Come risolvere il problema della siccità: le soluzioni

Per risolvere il problema della siccità in Italia è fondamentale incrementare gli investimenti nel settore idrico. Il primo passo deve necessariamente prevedere un rafforzamento delle reti, investendo sulla manutenzione e su quegli interventi di ammodernamento che possano rendere più efficienti le infrastrutture che governano l'intero ciclo idrico.

In parallelo, però, è bene attuare un cambio di rotta radicale per quanto concerne il recupero e il trattamento delle acque reflue e il riutilizzo delle acque meteoriche: un approccio che permetterebbe di ridurre la quantità di acque convogliate negli scarichi e reimpiegarle in ambito industriale, civile e agricolo, una volta depurate.

Come risparmiare acqua in questo periodo dell'anno?

Naturalmente, per risparmiare acqua e preservare il valore di questo bene così essenziale è necessario ridurre gli sprechi, coinvolgendo anche i più piccoli nell'uso corretto di questa risorsa

Gli interventi da mettere in pratica ogni giorno possono essere diversi, ma tra quelli più importanti si distinguono:

  • L'installazione di un riduttore di flusso per rubinetti, che abbassa la portata assicurando la medesima pressione;
  • Il riuso dell'acqua piovana per l'irrigazione di piante e giardini;
  • L'utilizzo dell'acqua in modo consapevole, evitando di lasciare aperto il rubinetto mentre ci si lava;
  • L'avvio di lavatrici e lavastoviglie solo adoperando cicli ecologici;
  • La manutenzione periodica dell'impianto idrico domestico per scongiurare il rischio di perdite.

Infine, è fondamentale capire anche come risparmiare acqua in agricoltura, un settore responsabile di una grossa percentuale di consumi idrici ogni anno. Una prima risposta a questa problematica può essere la semina di colture poco idroesigenti o il riuso di acque depurate, anche se una valida soluzione è quella che arriva dall'agricoltura di precisione, che applica il meglio delle tecnologie iOt all'irrigazione, per far sì che ogni pianta possa ricevere il giusto quantitativo d'acqua senza sprechi e nei tempi necessari.