Un'idratazione costante e adeguata nell'arco di tutta la giornata è il primo e più importante gesto per il benessere: difatti, tutti i processi chimici vitali che si verificano all'interno del nostro organismo possono avvenire solo grazie all'acqua.
Tuttavia, nonostante gli esperti consiglino di assumere dai 2 ai 2,5 litri di acqua al giorno, spesso si tende a bere poco, impedendo al corpo di svolgere le sue funzioni correttamente e mantenersi in perfetta salute.
Per capire quando si è in deficit idrico è importante sapere cosa comporta bere poca acqua, quali conseguenze può avere sul breve e lungo periodo per l’organismo e quali sintomi possono manifestarsi.
Bere poca acqua: i sintomi da non sottovalutare
La carenza di liquidi, innanzitutto, può dare origine alla disidratazione, una condizione che si verifica quando l'organismo assume meno acqua di quanta ne espelle. I motivi per i quali si tende a bere di meno, con il rischio di iniziare a disidratarsi, possono essere diversi e spesso non sono legati alla volontà degli individui.
Difatti, se in alcuni casi si tende ad assumere meno liquidi per dimenticanza o distrazione, come avviene per i bambini, in altri a incidere è una scarsa percezione della sensazione di sete. Si tratta di una condizione che si manifesta con l'invecchiamento ed è legata alle alterazioni dei sistemi di controllo fisiologici da parte dell'ipotalamo.
Tuttavia, indipendentemente dal quantitativo di acqua assunto nell'arco delle 24 ore, per effetto dei processi vitali, il corpo elimina costantemente dei liquidi: tramite la sudorazione, le feci, le urine, la respirazione, ma anche per effetto dei movimenti intestinali e dell'attività fisica, con percentuali variabili che possono dipendere anche dal clima esterno e delle alte temperature.
Le prime avvisaglie di una disidratazione in atto sono individuabili piuttosto facilmente e, dal momento che rappresentano il primo campanello d'allarme con il quale il corpo segnala una carenza d'acqua, permettono di correre ai ripari ed evitare che la situazione possa aggravarsi.
In particolare, tra i sintomi legati al bere poco di fronte ai quali è necessario aumentare subito l’apporto idrico è possibile annoverare:
- Secchezza delle fauci: la disidratazione delle mucose orali è il primo sintomo di una carenza d'acqua. Quando si beve poco, infatti, viene prodotta meno saliva, di conseguenza, già dopo poche ore si avverte una certa disidratazione del cavo orale che, oltre a creare un senso di malessere, rende difficile attività in genere semplici come parlare e deglutire;
- Mal di testa: la disidratazione ha tra i suoi primi sintomi anche il mal di testa, un malessere talvolta lieve talvolta intenso, il più delle volte associato erroneamente alla stanchezza o a problematiche di varia natura. Tuttavia, di frequente insorge anche quando l'organismo non assume il giusto apporto di liquidi: in questi casi, spesso il dolore scompare piuttosto rapidamente dopo aver ingerito un adeguato quantitativo di acqua;
- Urine di colore scuro: una delle principali avvisaglie con cui l'organismo segnala un maggiore fabbisogno di acqua è la presenza di urine più concentrate e, per questo, di colore più scuro del solito. Anche in questo caso, il sintomo scompare spontaneamente con l'assunzione di un adeguato quantitativo acqua, a patto che l'insolita colorazione sia connessa esclusivamente a un problema di carenza di liquidi.
Le conseguenze sulla salute se bevi poca acqua
Bere poca acqua può avere anche altre conseguenze, oltre alla disidratazione. Tra i disturbi che più comunemente possono manifestarsi a causa di una scarsa assunzione di liquidi è possibile annoverare la stitichezza.
Difatti, in assenza di un ottimale apporto di acqua quotidiano, le feci possono presentarsi più dure, rendere più difficile l'evacuazione e causare costipazione cronica, da cui hanno origine tutte le classiche problematiche legate alla stipsi.
Bere poca acqua può avere effetti anche sulla cute: assumere un quantitativo di liquidi insufficiente al fabbisogno quotidiano può infatti rendere la pelle secca, favorendo i processi di desquamazione che finiscono per privarla della sua naturale bellezza.
Tra le conseguenze dell’acuirsi della disidratazione è possibile annoverare anche una maggiore probabilità che insorgano infezioni del tratto urinario e, nei casi più gravi, un incremento del rischio di sviluppo di litiasi renali.
Infatti, bere poca acqua ha effetti sulle urine che, diventando più concentrate, possono favorire l'accumulo e la solidificazione dei sali minerali. Questo processo, può incentivare la formazione di calcoli renali, delle formazioni solide di dimensioni più o meno contenute che, se in alcuni casi non provocano alcun fastidio, quando si spostano verso l'uretere possono causare dolori piuttosto acuti.
Un'altra conseguenza del bere poca acqua è il senso di affaticamento. Se i liquidi assunti non sono sufficienti a coprire il fabbisogno corporeo, l'organismo potrebbe rispondere manifestando sin da subito un senso di debolezza, con una diminuzione delle prestazioni sia a livello fisico che mentale.
Diversi studi hanno dimostrato che una perdita di liquidi pari all'1-2% della massa corporea può influire sulle prestazioni cognitive, mentre una perdita di liquidi pari al 2,9% della massa corporea può compromettere la potenza muscolare anaerobica di tutto il corpo.
Inoltre, bere poca acqua causa stanchezza, con effetti che vanno dalla riduzione di energia alla perdita di concentrazione, fino a veri e propri episodi di confusione e scarsa lucidità.
Tra le tante conseguenze del bere poco vi è poi l'assenza di sudorazione, dovuta al fatto che, quando l'apporto di liquidi è carente, il corpo risponde preservando quelli presenti arrestando la sudorazione.
Naturalmente, si tratta di una condizione da evitare, poiché, influendo sulle fisiologiche reazioni di termoregolazione, può causare un surriscaldamento corporeo e determinare un colpo di calore.
Inoltre, bere poco fa ingrassare, seppure di poco, così come sembrerebbero dimostrare diversi studi scientifici che hanno associato all'assunzione dell'acqua una maggiore perdita di peso.
Nello specifico, due diverse indagini condotte su donne e bambini in sovrappeso hanno evidenziato che bere mezzo litro di acqua, senza modificare lo stile di vita, può far bruciare fino a 23 calorie circa nell'ora successiva all'assunzione, una perdita calorica associabile a un dimagrimento molto modesto, capace in ogni caso di determinare una perdita di peso di circa 2 kg su base annua, calcolando una dissipazione di 17.000 calorie.
Infine, bere poca acqua fa male agli occhi: difatti, un inadeguato apporto giornaliero di liquidi, incidendo sulla normale produzione di lacrime, può avere effetti molto negativi sulle funzioni visive e scatenare i classici sintomi dell'occhio secco, che vanno dall'irritazione al mal di testa, dalla visione offuscata o affaticata alla sensazione di avere sempre un corpo estraneo simile alla sabbia negli occhi. Effetti che tendono a sparire con l'applicazione di colliri e con una corretta idratazione quotidiana.
Per evitare queste conseguenze è quindi fondamentale bere il giusto quantitativo di liquidi ogni giorno: per idratarsi correttamente basta bere l'acqua del rubinetto, che è sicura, più sostenibile e a portata di mano.
Inoltre, un corretto apporto di liquidi può essere favorito anche dall'assunzione tè o infusi senza zucchero a base di frutta, così come da una dieta a base di cibi idratanti come il cetriolo, il pomodoro, il sedano, l'anguria e le zucchine.
Naturalmente, è importante bere tanto e con una certa regolarità, prestando attenzione ai segnali inviati dal corpo e senza trascurare la sensazione di sete. Bere acqua fa bene e richiede solo qualche secondo: basta davvero poco per sentirsi immediatamente in salute!