Quando fa caldo e le temperature si alzano, non c'è niente di più rigenerante che concedersi un sorso di acqua fresca. L’acqua del frigorifero può dare un piacere immediato, ma alcune evidenze scientifiche sembrerebbero suggerire che bere acqua ghiacciata o bere acqua troppo fredda potrebbe non essere così salutare per l'organismo. 

Tuttavia, anche se l'acqua congelata è sconsigliata, non è necessario rinunciare del tutto al piacere di bere acqua fresca: vediamo quindi quando è possibile assumerla e quando invece è meglio evitare.

Bere acqua fredda fa male? 

Bere un'adeguata quantità di acqua durante il giorno è fondamentale per evitare gli effetti della disidratazione, che può comportare mal di testa, vertigini, stordimento, affaticamento, stitichezza e secchezza oculare. 

Oltre a prestare attenzione al quantitativo di acqua giornaliero è necessario tenere conto anche della temperatura, dal momento che gran parte della letteratura scientifica sembra suggerire che, in presenza di alcune problematiche o in particolari momenti della giornata, bere acqua ghiacciata fa male.

Ma per quali ragioni bere l'acqua fredda fa male? I motivi sono da ricercare nella sua capacità di alterare alcuni processi interni all'organismo, con effetti sulla digestione, sull'emicrania e, a quanto pare, senza troppi vantaggi in termini di idratazione. Tuttavia, se bere acqua troppo fredda fa male, assumerla a una temperatura gradevolmente fresca può assicurare alcuni benefici, a patto di seguire alcune semplici regole.

La prima è quella di non bere acqua fredda appena svegli, quando, al contrario, è consigliato assumere un bicchiere di acqua tiepida p er favorire la peristalsi. 

Allo stesso modo, è preferibile non bere acqua fredda in inverno, un'abitudine che potrebbe alterare la temperatura dell'organismo e avere effetti negativi sugli organi interni. Il corpo lavora infatti per far sì che la sua temperatura si mantenga intorno ai 36 gradi, di conseguenza, l'introduzione di acqua  ghiacciata potrebbe alterare questo processo fisiologico

Bere acqua fredda prima di dormire potrebbe essere invece salutare, anche se è bene fare attenzione a non assumere troppi liquidi prima di andare a letto per non incorrere in episodi di nicturia, ovvero il continuo bisogno di urinare nelle ore notturne, responsabile dell'alterazione del naturale ritmo sonno-veglia.

Bere acqua fredda: cosa provoca?

Alla luce di quanto anticipato, è possibile affermare che bere acqua fredda può avere conseguenze spiacevoli sul benessere dell'organismo. Gli effetti più dannosi si registrano a livello dello stomaco e dell'intestino, ma le conseguenze possono riflettersi anche sul corretto svolgimento di alcuni processi fisiologici.

Mal di stomaco dopo aver bevuto acqua fredda

Mal di stomaco e mal di pancia provocati da acqua fredda rappresentano problematiche comuni per tantissimi individui. 

Non è raro, infatti, che dopo aver bevuto una certa quantità di acqua ghiacciata o a basse temperature, si avverta un fastidio a livello della parte superiore o inferiore dell'addome. Ciò è dovuto al fatto che assumere bevande troppo fredde o troppo calde può determinare una variazione dei livelli termici che si registrano a livello gastrico, dai quali può dipendere un'alterazione dei normali processi fisiologici. 

Nel dettaglio, l'acqua fredda, soprattutto se assunta durante o dopo i pasti, contribuisce a creare uno squilibrio termico all'interno dello stomaco, dove la temperatura, soprattutto nella fase digestiva, dovrebbe invece mantenersi quanto più possibile costante.

Questo fa sì che indigestione e acqua fredda siano strettamente correlate, senza contare che l'acqua fredda può ostacolare anche la digestione degli alimenti grassi, che per effetto delle basse temperature tendono a solidificarsi, richiedendo quindi più tempo per essere digeriti. Per di più, bere acqua fredda fa male allo stomaco, poiché favorisce l'aumento di volume di alcuni cibi causando gonfiori e dolori addominali. 

Bere acqua fredda può portare anche a una congestione, soprattutto dopo aver svolto attività fisica o quando le temperature esterne sono molto alte. Questo è dovuto al fatto che, con il caldo o dopo un grosso sforzo, la sensazione di sete tende ad aumentare, spingendo a bere grossi quantitativi di acqua in modo più veloce del normale. Tuttavia, mentre ci si disseta, nello stomaco si registra un improvviso abbassamento delle temperature, che può causare dolore, brividi e sensazione di pesantezza: i principali sintomi della congestione.

Bere acqua fredda e diarrea

Esiste una particolare correlazione fra il bere acqua fredda e la diarrea: infatti, in alcuni individui, la semplice assunzione di acqua o alimenti gelati può determinare l'insorgenza di crampi, gonfiori e dolori addominali

Bere acqua fredda fa venire la diarrea perché può causare una contrazione della muscolatura intestinale, anche se si tratta di un fenomeno che si manifesta prevalentemente nelle persone sensibili all'assunzione di cibi e liquidi a basse temperature, come coloro che soffrono di coliti e problemi di irritabilità intestinale.

Bere acqua fredda fa male ai reni?

In linea di massima bere acqua fredda o calda non ha alcuna influenza sul benessere dei reni, dal momento che è la quantità di acqua assunta, e non la sua temperatura, a incidere sui volumi di urina prodotta. 

Per preservare la salute dei reni, però, è necessario introdurre un adeguato apporto di liquidi, e in questo caso è bene preferire l'acqua leggermente fresca o a temperatura ambiente. 

L'acqua fredda, infatti, a causa della sua azione sulle papille orali, responsabile di un'apparente sensazione dissetante, potrebbe alterare la naturale percezione della sete, spingendo involontariamente ad assumere un quantitativo di liquidi minore rispetto al normale fabbisogno.

Bere acqua fredda e dolore al petto

Non è raro che l'ingestione di acqua fredda causi un improvviso dolore al petto. Le ragioni di questo disturbo sono diverse, ma solo in alcuni casi possono essere ricondotte a una qualche patologia. Il dolore al petto causato dal bere acqua fredda può essere determinato da: 

  • Una contrazione involontaria dei muscoli esofagei, che di fronte a un liquido a basse temperature possono reagire con uno spasmo doloroso;
  • Un disturbo gastroesofageo, i cui sintomi possono essere esacerbati dal consumo di bevande troppo fredde;
  • Un improvviso cambio della frequenza cardiaca dovuto al "riflesso dell'immersione", un fenomeno che, nei pazienti con patologie cardiache, spinge il corpo a conservare ossigeno e calore, indirizzando il sangue verso gli organi vitali.

Cosa succede se bevi acqua fredda velocemente? 

La cattiva abitudine di bere acqua fredda velocemente può determinare l'insorgere di congestione

A causa dell'introduzione repentina di acqua gelata nel corpo, si assiste infatti a un'alterazione improvvisa della temperatura interna dello stomaco, per effetto della quale il cervello, per regolare lo squilibrio termico prodotto e ripristinare la temperatura basale, tende a indirizzare l'afflusso di sangue verso di sé, con effetti sulla circolazione e sui normali processi digestivi.

Bere acqua fredda: quali sono i benefici?

Anche se spesso è considerata dannosa per l'organismo, l'acqua fresca in determinate circostanze può comportare benefici per l'organismo: per esempio, bere acqua fredda fa bene, se assunta a piccole dosi prima di dormire, poiché si ritiene possa contribuire ad abbassare la temperatura corporea e dunque a favorire quei processi di termoregolazione che stimolano la comparsa del sonno.

In aggiunta, fa bene bere acqua fredda sia in estate, quando, a causa delle alte temperature esterne, il corpo può trovare nei cibi e nell'acqua freschi dei validi alleati per il ripristino delle corrette temperature, sia quando si svolge un'attività fisica, dal momento che contrasta gli effetti del surriscaldamento migliorando le performance a livello sportivo. 

Infine, l'assunzione quotidiana di acqua fresca sembrerebbe avere un certo effetto sulla perdita di peso, in questo caso per effetto del maggior consumo di energia da parte del corpo per riportare la temperatura fisiologica a livelli ottimali.