Nelle città sono sempre più diffuse le case dell'acqua, piccoli distributori adibiti all'erogazione di acqua. Queste opere, che possono essere considerate delle vere e proprie evoluzioni delle classiche fontanelle pubbliche, nascono dal concetto di acqua a chilometro zero, e hanno lo scopo di garantire a tutti, senza alcuna distinzione, acqua sicura, economica e dall'elevato livello qualitativo.
Cosa sono le case dell'acqua?
Una casa dell'acqua è un'unità di distribuzione automatica di acqua destinata al consumo umano.
Questi edifici, realizzati nell'ottica di promuovere l'utilizzo dell'acqua potabile e disincentivare il consumo di acqua in bottiglia, hanno lo scopo di diffondere sul territorio una nuova cultura di fruizione dell'acqua, sensibilizzando i cittadini ad adottare pratiche di consumo più consapevoli. Il tutto anche per provare a superare le classiche criticità legate ad altre forme di fruizione, che non possono garantire i medesimi principi di sostenibilità e circolarità.
Infatti, ogni casa dell'acqua può erogare acqua naturale o frizzante, sia fresca che a temperatura ambiente, in modo del tutto compatibile dal punto di vista ambientale. L'erogazione dell'acqua può essere gratuita o avere un costo spesso irrisorio: in genere si prevede un prezzo al litro che può essere un po' più basso per l'acqua naturale e un po' più alto per l'acqua a cui viene addizionata anidride carbonica.
I chioschi, naturalmente, sono sempre dimensionati in base all'ampiezza del bacino di utenza da servire e possono fornire un quantitativo di acqua giornaliero pro capite variabile, segnalato sui regolamenti d'uso affissi in prossimità di tutti i distributori.
Dal chiosco all'erogatore: come funzionano le case dell'acqua
Le case dell'acqua hanno un funzionamento piuttosto semplice, spesso contestuale all'inserimento della tessera sanitaria. La scheda ha la funzione di eliminare gli sprechi e il prelievo di volumi eccessivi di acqua, favorendo il monitoraggio di tutte le attività e l'erogazione di un quantitativo equo per ogni consumatore.
Per le operazioni di riempimento, ogni chiosco dispone di una nicchia esterna in acciaio in cui sono presenti almeno due erogatori superiori – uno per l'acqua liscia uno per l'acqua gassata – e una pulsantiera di comando posta nella parte laterale. Il piano di appoggio per le bottiglie è invece composto da una griglia per la raccolta dell'acqua traboccante, che serve a condurre i residui verso uno scarico inferiore.
Le nicchie adibite all'erogazione sono collegate a un secondo locale, accessibile solo al personale autorizzato, in cui sono presenti le apparecchiature che permettono l'erogazione e il trattamento dell'acqua. La produzione di acqua frizzante, in particolare, è affidata a un carbonatore, uno strumento che addiziona all'acqua anidride carbonica conferendole il tipico assetto frizzante.
La fase di refrigerazione è affidata invece a un raffreddatore, un apparecchio che serve a raffreddare l'acqua liscia e frizzante prima della distribuzione. Nel locale tecnico sono poi presenti raccordi, tubazioni ed erogatori che, oltre a essere sempre composti da materiali idonei al contatto con alimenti, sono posti in una posizione che ne favorisce la sanificazione e fa sì che siano sempre protetti da ogni forma di contaminazione.
Per la fase di prelievo dell'acqua, è consigliato adoperare bottiglie proprie, meglio se in vetro, che devono essere sottoposte a operazioni di lavaggio accurate prima dell'uso. Infatti, se il contenitore è pulito, l'acqua è esente da ogni forma di contaminazione, anche se, trattandosi di recipienti non sterili, è sempre preferibile evitare di lasciare l'acqua prelevata in prossimità di fonti di calore e consumarla nel giro di 48 ore.
Case dell'acqua: tutti i vantaggi di una struttura oggi indispensabile
L'introduzione e il consolidamento del ruolo delle case dell'acqua nelle abitudini di fruizione dei consumatori possono assicurare numerosi vantaggi di carattere qualitativo e ambientale.
Dal punto di vista qualitativo, l'acqua che sgorga dalle case dell'acqua viene sottoposta ad analisi periodiche che ne certificano la rispondenza ai rigidi parametri chimici, fisici e microbiologici stabiliti dalla legge.
Il monitoraggio permette di accertare che l'acqua non presenti batteri o ogni altra forma di contaminazione e, in caso contrario, predisporre la chiusura del chiosco per far sì che i tecnici qualificati possano svolgere gli approfondimenti del caso. Inoltre, a cadenza regolare, il personale incaricato dalla società di gestione effettua opportuni interventi di pulizia e di sanificazione, che interessano tutti i circuiti e ogni apparecchio a diretto contatto con l'acqua.
Per quanto riguarda invece i vantaggi di carattere ambientale, grazie a un modello di fruizione basato sul riuso che incentiva il ricorso al vetro, le case dell'acqua possono assicurare una riduzione dell'utilizzo delle bottiglie di plastica.
Questo permette di acquistare un quantitativo minore di bottiglie e bottigliette in pet, favorendo la riduzione di una delle fonti di inquinamento oggi più diffusa negli ecosistemi terrestri e marini.
Minori volumi di bottiglie in plastica consumati si traducono in una parallela diminuzione del consumo di risorse come acqua, combustibili ed energia elettrica adoperati per produrre ogni giorno nuove unità, con l'ulteriore vantaggio di limitare l'emissione nell'atmosfera di CO2 e di altri gas nocivi connessi ai continuativi processi di estrazione e produzione.
Naturalmente, questo comporta anche una diminuzione dei volumi di materiali da riciclare che assicurano ai Comuni operazioni e costi di smaltimento significativamente meno impegnativi.
In particolare, si stima che, grazie a una sola casa dell'acqua, ogni anno è possibile ridurre l'acquisto – ed evitare di smaltire – circa 27 tonnellate di PET, risparmiare fino a 54 tonnellate di petrolio ed evitare l'emissione nell'ambiente di 54 tonnellate di CO2, oltre tutta una serie di gas tossici, pericolosi per gli ecosistemi.
Inoltre, limitando l'acquisto di nuove bottiglie, i chioschi dell'acqua contribuiscono a ridurre anche l'inquinamento atmosferico determinato dal trasporto delle casse di acqua, le quali spesso, provenendo da fonti piuttosto distanti da quello che è invece il luogo di distribuzione e consumo, giungono alla GDO dopo aver percorso molti chilometri su gomma.
Tutti questi benefici fanno dei chioschi dell'acqua delle risorse molto importanti per l'uomo e per l'ambiente e per favorire quel cambiamento culturale che può contribuire a promuovere un consumo più consapevole di questa risorsa così preziosa.