Negli ultimi anni in diversi Comuni sono state installate le case dell’acqua, punti di raccolta di acqua potabile naturale o frizzante. Il Gruppo CAP ha installato oltre 160 case nei vari Comuni serviti, offrendo agli abitanti l’opportunità di poter accedere ad acqua potabile di ottima qualità.

Le case dell’acqua infatti rappresentano un servizio concepito per offrire acqua sicura e di qualità ma allo stesso modo sono un utile mezzo per educare le persone a bere in modo sostenibile. Vediamo insieme come nascono le case dell’acqua, la loro utilità e alcuni consigli utili per servirsene al meglio!

Le case dell’acqua: sicurezza e qualità altamente certificate

Le case dell’acqua che troviamo in alcuni comuni rappresentano dei punti di fornitura di acqua potabile di elevata qualità e sicura. Sono strutture solitamente a forma di casetta in cui è possibile attingere all’acquedotto del Comune per raccogliere acqua da bere, gratuitamente o a un costo altamente sostenibile. L’acqua erogata può essere anche frizzante per chi ama le bollicine.

Quel che è certo è che si tratta di acqua altamente controllata, fresca e ottima da bere!. In particolare, oltre a essere  sottoposte ai normali controlli previsti, le case gestite dal Gruppo CAP sono arricchite di sistemi di controllo HACCP, lo standard che è il punto di riferimento internazionale in materia di sicurezza alimentare. L'HACCP è, infatti, un sistema di controllo igienico che previene i pericoli di contaminazione degli alimenti, tra cui l’acqua.

In pratica nel Gruppo CAP esiste un gruppo di lavoro che ha elaborato delle rigorose procedure di sicurezza, ne impone l’applicazione nel lavoro quotidiano degli operatori e ne risponde a un organismo di certificazione che vigila sul rispetto delle regole. In pratica, si può affermare che l’acqua erogata da queste case è sottoposta a piano di controllo come ulteriore garanzia di qualità e sicurezza. Si tratta quindi di un’acqua molto buona, sicuramente più di casa nostra. Perché?

Sicurezza e qualità delle case dell'acqua

Usufruire delle case dell’acqua: risparmio o sostenibilità?

Abbiamo visto che le case dell’acqua erogano acqua altamente controllata. Le case dell’acqua sono degli impianti di controllo in miniatura mentre non è così per le le tubazioni delle nostre case  che non possono competere con questi sistemi a elevata tecnologia. Se vogliamo dirla tutta, le case dell’acqua eliminano la criticità degli impianti domestici mal gestiti ed erogano acqua buona e sicura, spesso un’utopia quando si pensa alle tubazioni delle case più datate ma anche a quelle di recente costruzione.

Ad oggi, la gestione delle tubazioni della propria casa è spesso marginale, tanto che molto spesso ci si trova a verificare lo stato del proprio impianto quando si presenta già qualche problema che attira la nostra attenzione! Tutto ciò evidenzia ancora una volta che l’acqua erogata da questi impianti è molto buona e, rispetto a quelle in bottiglia di plastica, permette non solo di risparmiare ma anche di ridurre l’inquinamento.

Si consiglia infatti di raccogliere l’acqua in bottiglie di vetro o borracce adatte e di evitare l’uso e ancor più il riuso delle bottiglie di plastica utilizzate per l’imbottigliamento. Ricordiamo infatti che le bottiglie di plastica una volta finita l’acqua vanno gettate perché la loro sicurezza di utilizzo non è più garantita.

In tal senso, possiamo anche affermare che le case dell’acqua sono uno strumento per educare a bere l’acqua del proprio acquedotto, un’abitudine sicura a supporto della sostenibilità ambientale e di abitudini sane e di valore, anche nel rispetto di coloro che non possono usufruire di acqua buona da bere in modo così semplice.

Ricordiamo solo un dato: bere l’acqua del proprio acquedotto può contribuire a iniziare a ridurre i circa 18 milioni di bottiglie di plastica consumate ogni anno solo in Italia! La raccolta dell’acqua però deve anche avvenire in condizioni di sicurezza per la propria salute. Ma come si deve procedere? Vediamolo insieme.

Come fare scorta di acqua in modo sicuro utilizzando il servizio delle case dell’acqua?

Chi usufruisce delle case dell’acqua deve seguire con attenzione alcune indicazioni utili per un utilizzo sicuro del servizio, finalizzato a gestire in modo appropriato l’acqua raccolta.

  • Si consiglia di utilizzare bottiglie di vetro, i contenitori considerati più sicuri sia perché generalmente inerti a contatto con l’acqua che per la possibilità di essere lavati facilmente e in modo efficace;
  • Si ricorda che l’acqua raccolta va consumata entro 48 ore, un arco di tempo in cui si garantisce la bontà dell’acqua nonostante le manipolazioni dell’uomo. È noto che l’acqua è un buon terreno per la crescita di batteri, criticità che dipende dalle condizioni ambientali, di temperatura e anche dalla manipolazione dell’uomo. Nello specifico l’acqua potrebbe anche essere potabile oltre le 48 ore ma lo stato di igiene delle bottiglie è una potenziale criticità per la sicurezza dell’uomo;
  • Lavare bene le bottiglie prima di ogni raccolta;
  • Non raccogliere più acqua del necessario al fine di non rischiare di sprecare un bene tanto buono e prezioso, come più volte evidenziato.

Servirsi delle case dell’acqua significa quindi attingere ad acqua sicura e di elevata qualità dal proprio acquedotto, senza inquinare e scegliendo la sostenibilità per l’ambiente. Un modo per supportare abitudini sane che valorizzano il consumo consapevole e attento di un bene prezioso che si distingue anche come un nutriente essenziale per tutta la famiglia: l’acqua!