La potabilizzazione dell'acqua che scorre nei rubinetti di Milano
L’acquedotto della Città metropolitana Milano può contare su risorse idriche di qualità che in gran parte non hanno bisogno di trattamenti per rendere l’acqua potabile. Per mantenerla in sicurezza e in conformità con le nuove direttive europee, Gruppo CAP segue una procedura di controllo della qualità dell’acqua, il piano di sicurezza dell’acqua detto anche Water Safety Plan o WSP, per garantire la sua sicurezza dalla fonte al nostro rubinetto. I controlli del gestore seguono quindi tutto il percorso dell’acqua che dalla sorgente all’acquedotto prevede tappe ben precise per mantenere tutta la filiera in sicurezza e per assicurare la qualità dell’acqua. Un lungo viaggio nel sistema di rete idrico per garantire un’acqua potabile di qualità e sicura al cittadino, “un diritto essenziale per la vita” come sancisce la Dichiarazione Universale dei diritti umani. Acqua che Gruppo CAP certifica attraverso l’Etichetta dell’acqua, che riporta l’analisi delle caratteristiche dell’acqua potabile che arriva con la bolletta a tutti gli utenti dell’acquedotto della Città metropolitana Milano.
Il percorso dell’acqua: dalla fonte a casa nostra
Il 47% dell’acqua prelevata dalla falda da Gruppo CAP è potabile e può essere quindi immessa direttamente nei serbatoi e nelle tubature dell’acquedotto della Città metropolitana di Milano per essere così distribuita nelle nostre case. Questo non significa che l’acqua non sia controllata, anzi. Vengono infatti svolte continue verifiche analizzando l’acqua di falda, per identificare anche la minima variazione nei valori. L’acqua potabile quindi segue un percorso suddiviso in quattro tappe:- PRIMA TAPPA: inizia in profondità nelle falde freatiche sotterranee dove si raccoglie naturalmente l’acqua piovana. Le falde freatiche sono infatti serbatoi sotterranei creati da strati di terreno impermeabile che arrestano la discesa dell’acqua piovana nel suo viaggio dalla superficie. Nel suo lento percorso attraverso gli strati di rocce permeabili l’acqua piovana viene filtrata naturalmente, e si libera dei microrganismi pericolosi per la salute e di molte altre sostanze. Nello specifico l’acqua è estratta dalle falde più profonde, e cioè ad almeno 100 metri di profondità.
- SECONDA TAPPA: i pozzi di raccolta sono i punti di prelievo dell’acqua dalle falde sotterranee. Ovviamente prima di procedere all’estrazione si sottopone l’area a controlli idrogeologici per verificare la presenza di acqua e la sua qualità, per poi procedere alla trivellazione del terreno per intercettare una o più falde. Quindi si crea il pozzo da cui con una pompa si capta l’acqua.
- TERZA TAPPA: il serbatoio dove converge l’acqua potabile. L’acqua immagazzinata nel serbatoio, dope essere stata verificata ed eventualmente trattata, è già potabile, ossia risponde a tutti i parametri microbiologici, chimici e fisici previsti dalla normativa.
- QUARTA TAPPA: il rubinetto di casa nostra dove Gruppo CAP, con il suo sistema di controllo continuo, assicura acqua potabile in sicurezza, però, fino all’inizio delle nostre tubature. Bisogna specificare che in questa quarta tappa la potabilità dell’acqua è condizionata principalmente dall’impegno del padrone di casa nel prendersi cura delle proprie tubazioni. Infatti l’acqua sporca dal rubinetto che alcune persone lamentano è causata principalmente dalla “cattiva manutenzione” delle tubature di casa.

Trattamenti di sicurezza per l’acqua potabile
Il 53% dell’acqua prelevata dalle falde può avere bisogno di essere trattata e quindi, prima di essere immessa nel serbatoio, viene sottoposta a uno dei metodi di potabilizzazione, a seconda delle sue caratteristiche e al rischio preventivo identificato nelle aree di estrazione:- Carbone attivo è il trattamento previsto per rimuovere l’eventuale presenza di diserbanti o altri inquinanti di origine industriale o agricola;
- Ossidazione e filtrazione è la procedura utilizzata solo quando le falde sotterranee per la loro naturale composizione geologica sono ricche di ferro, manganese, idrogeno solforato o ammoniaca;
- Osmosi inversa è una procedura che rimuove i sali minerali dall'acqua, il suo uso è limitato e viene applicata solo in casi particolari poichè rimuove anche gli oligoelementi nutritivi importanti per la nostra salute. E’ usata soprattutto per ridurre la concentrazione di nitrati e di cromo.