L’acqua del nostro rubinetto è buona, economica, accessibile e soprattutto controllata. Ha tutte le caratteristiche nutrizionali, di qualità e di sicurezza per essere bevuta da tutti i membri della famiglia in tranquillità. Non ha nulla da invidiare all’acqua in bottiglia che, anzi, ha anche il difetto di essere una delle cause di inquinamento.
Pensiamo a tutti i tir che la trasportano su e giù, a destra e a sinistra lungo le strade del nostro lungo stivale e, quando la bottiglia è di plastica, all’inquinamento si aggiunge anche il problema della biodegradabilità, della sostenibilità e delle isole di plastica che galleggiano nei nostri mari e oceani.
Quindi anche sotto l’aspetto sostenibilità l’acqua del rubinetto è da preferire all’acqua in bottiglia. L’acqua del rubinetto però per alcuni di noi ha un difetto: non è gasata!
In realtà è possibile gasare l’acqua di casa già da molto tempo e oggi addirittura si possono trovare in commercio i gasatore acqua più adatti alle proprie esigenze e alle proprie tasche. Questa piccola guida vuole proprio spiegare come fare l’acqua gassata in casa per risparmiare litri di acqua frizzante in bottiglia e anche di plastica.
Dalla bustina al gasatore per acqua: come fare l’acqua gassata in casa ieri e oggi!
Era il lontano 1901 quando apparvero per la prima volta negli scaffali delle vecchie drogherie le prime bustine di una polvere “magica” che aggiunta all’acqua naturale la trasformava in acqua gassata dopo un’esplosione di bollicine che i bambini guardavano con gran meraviglia.
Erano le famose Frizzina e Idrolitina, storici nomi di una miscela di Bicarbonato di Sodio, Acido malico e Acido tartarico che hanno fatto la storia delle polveri per gasare l’acqua, tanto da diventare i nomi comuni di questo tipo di prodotti alimentari. Una volgarizzazione del marchio, come si suol dire oggi, che racconta un po’ la storia dell’acqua frizzante in Italia.
Queste bustine erano comuni in molte case italiane ma pian piano sono sparite con il crescere del commercio di una vasta gamma di acque frizzanti in bottiglia. Oggi al supermercato infatti si può scegliere tra vari tipi di acqua gassata e per tutte le tasche.
La praticità dell’acqua frizzante pronta ha avuto la meglio sulle bustine “magiche”, comunque sempre presenti sugli scaffali dei più moderni supermercati però un po’ in sordina. Forse si tratta anche di una questione di gusto: l’anidride carbonica probabilmente piace di più della famosa miscela!
Negli ultimi anni inoltre sono apparsi i gasatori per l’acqua potabile: apparecchi per uso domestico di vario tipo, più o meno innovativi, in grado di addizionare l’anidride carbonica all’acqua del rubinetto e trasformarla in acqua frizzante.
Il gusto dell’acqua gassata fatta in casa con questi moderni gasatori ha in più il pregio di essere simile se non uguale a quello della bottiglia. Ultimo ma non per importanza, per le famiglie che amano l’acqua frizzante sta diventando anche una questione di risparmio. Ma come funzionano?
Gasatore per l’acqua: da 3 tipologie di apparecchi a centinaia di modelli
Negli ultimi anni si trovano in commercio gli apparecchi per gasare l’acqua. Ce ne sono di vari tipi: meccanici, a batteria, elettrici, integrati al rubinetto o addirittura al frigo, chi più ne ha più ne metta.
Tutti gasano attraverso l’aggiunta di anidride carbonica all’acqua del rubinetto per mezzo di cartucce che assicurano una quantità prestabilita di litri di frizzante, (circa 150 l). Funziona un po’ come con i vari addolcitori domestici.
Naturalmente il prezzo condiziona la scelta e ancor di più il risparmio rispetto all’acqua frizzante in bottiglia. Ecco alcuni tra i modelli di gasatore per l’acqua del rubinetto in commercio.
1. Tappo autogasante
È un gasatore costituito da un sistema tappo più bottiglia (da 0,75 a 1,5 l). Il tappo contiene la cartuccia di anidride carbonica che viene rilasciata nella bottiglia riempita d’acqua attraverso un sistema a leva integrato nel tappo. Sono tra i più semplici da utilizzare.
2. Gasatore compatto
Si tratta in generale di un apparecchio di forma allungata, alto e stretto. In pratica riprende la forma di una bottiglia che può essere di 75 ml, 1 l o 1,5 l. Nella parte alta viene alloggiata la cartuccia di anidride carbonica, da cui viene riversata in ogni bottiglia la quantità necessaria per gasare la sua portata. Il sistema per l’aggiunta dell’anidride carbonica può essere manuale o tecnologico con alimentazione a batteria o elettrica.
La caratteristica che li contraddistingue è la praticità di utilizzo. Alcuni modelli hanno il limite di obbligare all’utilizzo solo di bottiglie integrate, ovvero nate per quel modello di apparecchio. In generale sono di plastica dura e vanno lavate frequentemente per evitare la formazione di residui. Altri apparecchi invece non hanno la bottiglia integrata e sono adattabili a diversi tipi di bottiglie.
3. Gasatore con attacco alla rete idrica
Questi sono i modelli di apparecchi per gasare l’acqua più diffusi e ogni tipo a sua volta può presentare delle migliorie tecnologiche più o meno appetibili che incidono sul prezzo. Ma quanto si risparmia facendo l’acqua frizzante in casa con i vari gasatori?
Come scegliere il gasatore per l’acqua più adatto alle proprie esigenze
Abbiamo visto le tipologie di apparecchi per gasare l’acqua di casa più diffusi, naturalmente la scelta si basa principalmente sul prezzo ma anche sul risparmio a livello di budget familiare a lungo termine.
I tappi autogasanti e gli apparecchi manuali sono generalmente i più economici (in media dai 40 ai 70 Euro) e risultano tra quelli più venduti. Quelli alimentati a batteria o elettrici hanno un costo intermedio tra gli 80 e 200 Euro mentre quelli con attacco alla rete idrica hanno un costo iniziale molto importante.
É sempre importante fare i conti con gli accessori: bottiglie integrate e soprattutto cartucce di anidride carbonica sono un costo fisso e continuo nel tempo, così come la bombola di anidride carbonica o il sistema di filtraggio e gli interventi di manutenzione per i gasatori integrati con la rete idrica domestica.
A tavolino e magari aiutandosi con le recensioni in rete, si possono fare delle valutazioni in base al consumo di acqua frizzante nella propria famiglia e realizzare quale soluzione conviene veramente. Il sistema integrato con la rete di casa sembrerebbe il migliore per famiglie ad alto consumo di acqua frizzante.
L’economia degli altri gasatori invece sembrerebbe premiare il basso consumo o il singolo, ma bisogna sempre tener presente che l’acqua gassata fatta in casa deve essere consumata entro le 24 h. Infine non dobbiamo dimenticare che il gusto è un fattore molto importante. Il gusto dell’acqua frizzante in bottiglia varia da un marchio all’altro e questo vale anche per le cartucce e per i sistemi integrati alla rete di casa.
In aggiunta, alcuni gasatori compatti propongono anche cartucce per preparare bibite gasate fatte in casa che possono essere molto allettanti. Per dirla tutta: la scelta tra costo, gusto e tipologia non è banale! È certo che il risparmio in riduzione dell’inquinamento è un valore aggiunto molto importante, da non sottovalutare oggi più che mai.
Il consiglio è quello di informarsi in modo accurato sui vari apparecchi e gli accessori integrati o meno che servono e valutare bene tutto a tavolino con calcolatrice alla mano.
Speriamo che questa guida sia stata utile per conoscere come fare l’acqua gassata in casa con 3 soluzioni di gasatore tra le più diffuse in commercio. Concludiamo però con un’informazione molto utile per chi ama l’acqua frizzante e vuole risparmiare: le case dell’acqua del Gruppo CAP sparse per i vari comuni della Città metropolitana di Milano offrono sia acqua naturale che gassata. Devi solo trovare l’acqua potabile di qualità, sicura, controllata, gasata e praticamente gratis più vicina a casa tua!