Bere acqua in giuste quantità è il modo migliore per mantenersi in salute, ma c'è un'acqua che, seppur da sempre oggetto di controversie, sembrerebbe promettere qualche beneficio in più. È l'acqua alcalina ionizzata, un'acqua che può essere prodotta artificialmente anche in casa adoperando un apposito ionizzatore di acqua alcalina.

Si tratta di un dispositivo che può essere installato comodamente sotto il lavello, collegandolo alla rete idrica domestica, per modificare il pH dell'acqua corrente.

Naturalmente, è bene non confondere i termini acqua ionizzata e alcalina, con i quali spesso non si identifica lo stesso prodotto. L'acqua alcalina, infatti, è un'acqua di sorgente che, scorrendo su elementi altamente alcalinizzati – come silicio, magnesio, calcio, potassio e sodio – presenta naturalmente un pH basico. L'acqua ionizzata, invece, è ottenuta tramite un procedimento chimico effettuato con un apposito apparecchio per la ionizzazione dell'acqua.
 
La modifica del pH si può ottenere anche adoperando una caraffa per acqua alcalina ionizzata, un dispositivo simile a una classica brocca, ma dotato di appositi filtri. La caraffa, però, non garantisce le medesime performance dei classici ionizzatori, di conseguenza non è del tutto indicata per ionizzare l'acqua fai da te.

Una ionizzazione dell'acqua, infatti, dà vita a un particolare processo che ha come effetto la produzione di due tipologie di acqua, quella ionizzata e quella acida, la prima destinata all'alimentazione, la seconda più adatta alla detersione delle mani e degli alimenti. 

Naturalmente, anche l'acqua ionizzata è perfetta per le pulizie: pare infatti che sia efficace sui residui di grasso, che aiuti a ottenere vetri e stoviglie più brillanti e che contribuisca a rendere gli indumenti più puliti, se aggiunta alla vaschetta della lavatrice al posto del detersivo.

Per quanto riguarda l'acqua ionizzata da bere, uno dei dubbi che spesso i consumatori si pongono è se, qualora si disponga di ionizzatori per l'acqua, sia possibile conservare l'acqua ionizzata in bottiglia. Ebbene, non esiste una regola precisa, tuttavia, secondo alcuni produttori di impianti non tutti i materiali sono idonei al contatto con questa tipologia di acqua. 

In particolare, per conservare l'acqua ionizzata, metallo e plastica sono sconsigliati, a meno che quest'ultima sia priva di BPA. Il materiale migliore resta il vetro, anche se è bene sempre tenere la bottiglia in frigorifero, ben chiusa e lontana dalla luce, e ricordarsi di consumarne il contenuto al massimo entro 72 ore.

Molti inoltre si chiedono se in casa sia meglio optare per un sistema per la produzione di acqua alcalina ionizzata o di osmosi inversa: in questo caso, è necessario sottolineare che i due impianti conducono alla produzione di due tipologie di acqua differenti, che pur essendo entrambe purificate, prive quindi di impurità o metalli pesanti, si presentano con valori di pH molto differenti.

Acqua ionizzata cos'è? 

Fatte queste doverose premesse, vediamo che cos'è l'acqua alcalina ionizzata e a quali principi deve la sua fama di prodotto salutare. 

L'acqua alcalina ionizzata artificialmente è un'acqua che presenta un pH alcalino, ottenuto tramite un processo di ionizzazione che fa sì che l'acqua passi da un PH neutro, di circa 7, a un pH leggermente superiore, pari a 8 o 9.

Al prodotto così ottenuto vengono attribuiti diversi benefici: si ritiene infatti che, grazie ai suoi valori di pH, l'acqua alcalina ionizzata abbia proprietà antiossidanti, idratanti e disintossicanti

Tuttavia, è bene sottolineare che, per il momento, si tratta solo di ipotesi e che la scienza, in merito ai potenziali benefici dell'acqua basica ionizzata, attualmente è piuttosto scettica. Vediamo perché.

Acqua ionizzata: a cosa serve?

L'acqua ionizzata alcalina è un'acqua ritenuta molto importante per una dieta acid-basic, un regime alimentare che punta a migliorare lo stato di salute prevedendo una maggiore assunzione di alimenti dal pH basico – come la frutta, la soia, il tè verde – e un'assunzione limitata di alimenti acidi, ai quali vengono attribuiti degli effetti nocivi.

Naturalmente, per ottenere acqua ionizzata alcalina è necessario dotarsi di uno ionizzatore d'acqua domestico. Per comprendere come questo apparecchio agisca sull'acqua e in particolare sulla sua alcalinità è necessario però capire più nel dettaglio cos'è uno ionizzatore acqua, a cosa serve e perché ha la capacità di innalzare i livelli di pH.

Nello specifico, si tratta di un dispositivo che sottopone il liquido a un processo di elettrolisi controllato per effetto di una corrente a basso voltaggio. Due elettrodi che formano un polo positivo e un polo negativo separano gli anioni – gli ioni negativi – dai cationi – gli ioni positivi – i quali, disponendosi in prossimità del polo negativo, danno origine a un'acqua dal pH alcalino, che viene separata dalla restante acqua a pH acido.

Acqua ionizzata: quali sono i benefici?

I benefici acqua alcalina ionizzata, ovvero i possibili vantaggi attribuiti all'assunzione quotidiana di quest'acqua, sono numerosissimi: si stima che possa assicurare una maggiore idratazione rispetto a quella ottenibile bevendo l'acqua più comune e che, per effetto del suo contenuto di minerali, possa contribuire a mantenere le ossa sane

In aggiunta, grazie alla presenza di antiossidanti, si ritiene possa prevenire la comparsa dei radicali liberi responsabili dell'invecchiamento e che, tra le altre cose, contribuisca a ridurre l'acidità di stomaco, contrastando di conseguenza i problemi intestinali.

Naturalmente, questi sono solo alcuni dei numerosi potenziali benefici dell'acqua alcalina ionizzata, tuttavia, la comunità scientifica si è più volte dimostrata scettica sui suoi effetti sull'organismo umano, ritenendo piuttosto debole la letteratura a disposizione. In particolare, anche se uno studio in vitro ha evidenziato che bere acqua con un PH di 8,8 proveniente da pozzo artesiano possa contrastare il reflusso acido, attualmente si ritiene che siano necessari ulteriori studi per averne conferma.

Un'altra ricerca, condotta su un campione di 100 individui ai quali è stato chiesto di bere acqua con alti livelli di pH, ha evidenziato un aumento della viscosità del sangue, con un miglior apporto di ossigeno a tutto l'organismo; tuttavia, anche in questo caso i dati non sono sufficienti e sembrerebbero necessari ulteriori approfondimenti. 

Un altro studio ha inoltre evidenziato che non esiste alcuna prova che una dieta alcalina riduca l'insorgenza di malattie ossee e anche se un'analisi, realizzata su 16 sportivi, sembrerebbe attribuire all'acqua alcalina un elevato potere idratante, si tratta di un risultato considerato ancora piuttosto debole.

Acqua ionizzata: esistono controindicazioni?

Alla luce delle numerose lacune degli studi, non è possibile sostenere in maniera incontrovertibile che l'acqua a PH elevato possa apportare dei benefici all'organismo. Ma l'acqua alcalina ionizzata fa male? In generale no, ciononostante si ritiene che possa avere alcune controindicazioni, dal momento che un pH eccessivamente alcalino potrebbe danneggiare gli acidi naturali dello stomaco o creare irritazione alla pelle e alle mucose.
                     
Analizzando quindi i pro e i contro dell'acqua ionizzata, è possibile concludere che probabilmente l'enfasi con la quale viene sponsorizzata potrebbe non essere corroborata da dati altrettanto risonanti. Del resto, l'organismo umano dispone di sistemi tampone capaci di garantire il rispetto del pH fisiologico lungo tutto l'apparato digerente, agendo anche su eventuali alimenti alcalinizzanti e preservando efficacemente l'equilibrio acido-base naturale.