Molte persone cercano il miglior filtro per l’acqua del rubinetto e trovano un’ampia offerta di soluzioni che sembrano rispondere alle loro necessità. Dalla caraffa filtrante agli apparecchi che si montano direttamente all’estremità del rubinetto o a complessi sostituti del rompigetto ad azione filtrante, c’è l’imbarazzo della scelta!

Sorge spontanea una domanda: come funzionano questi filtri per l’acqua del rubinetto? Conoscere come e cosa filtrano è essenziale per capire i reali benefici della tanto decantata acqua filtrata e, soprattutto, per poter scegliere il miglior filtro secondo le proprie reali necessità.

Vedremo quindi insieme come funzionano i vari tipi di filtro per l’acqua del rubinetto con l’obiettivo di rispondere alla domanda più importante: è davvero utile filtrare l’acqua potabile che sgorga dal rubinetto di casa nostra?

Le funzioni del filtro per l’acqua del rubinetto

La filtrazione è il processo che permette di eliminare corpi estranei, minerali in eccesso e vari tipi di sostanze dall’acqua. Tale processo è fondamentale nel percorso di potabilizzazione dell’acqua prelevata da falde sotterranee, sorgenti naturali superficiali, fiumi e mari. A seconda delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua alla fonte, nella strutturazione degli impianti di potabilizzazione si scelgono diversi tipi di filtro per renderla potabile, ovvero adatta all’uso umano.

L’acqua potabile infatti è una preziosa fonte di minerali essenziali per l’uomo tanto da essere ormai considerata un vero e proprio nutriente. Negli ultimi anni riscuotono molto successo vari sistemi per la filtrazione dell’acqua del rubinetto. Si tratta di dispositivi o apparecchi più o meno complessi che utilizzano filtri molto simili a quelli utilizzati nei grandi impianti di filtrazione degli acquedotti.

Questi filtri permettono di eliminare o ridurre entro i range di potabilità la concentrazioni di alcuni composti organici e inorganici, metalli pesanti, inquinanti e vari composti presenti nell’acqua di falda, sorgente o fiumi e laghi secondo le disposizioni di legge. Ma qual è la loro reale utilità quando si filtra l’acqua del rubinetto? 

Filtro per l’acqua del rubinetto: tutti i tipi

Innanzitutto conosciamo meglio i filtri utilizzati negli apparecchi destinati all’acqua potabile. Dalla caraffa filtrante agli apparecchi per la filtrazione dell’acqua del rubinetto più complessi, vengono utilizzati principalmente filtri a carboni attivi, su resine a scambio ionico, a osmosi inversa o areatori.

Questi sono più o meno gli stessi tipi di filtri utilizzati per la potabilizzazione, naturalmente ridimensionati e adattati alle esigenze del consumatore: ridurre la durezza dell’acqua, eliminare il cloro, migliorarne il sapore e l’odore

Filtri a carboni attivi

Questi filtri sono costituiti principalmente da carbone attivo o amorfo in granuli o polvere attraverso cui passa l’acqua che viene filtrata. Il carbone attivo infatti è caratterizzato da un elevato potere adsorbente che gli consente di trattenere principalmente molecole organiche, come i trialometani, e i clorati, eliminando così sapori e odori sgradevoli associati a tali sostanze.

Il carbone amorfo inoltre è molto poroso e, anche grazie alla forma in polvere o granuli, si distingue per l’elevata superficie specifica di adsorbimento che permette il filtraggio di molti litri d’acqua. Questi filtri non sono specifici per le sostanze inorganiche e per il calcio.

Filtri su resine a scambio ionico

Le resine a scambio ionico permettono la filtrazione di sostanze inorganiche come i sali di sodio, calcio, magnesio e tutti gli altri attraverso una reazione chimica di scambio di ioni. Gli ioni possono essere cationi caricati positivamente, come il calcio Ca2+, il magnesio Mg2+ o il sodio Na+, oppure anioni caricati negativamente, come il cloro Cl- da cui si possono ottenere filtri su resine a scambio cationico, anionico o miste. In pratica quando se si utilizza un filtro su resine a scambio cationico avviene una reazione chimica che ad esempio scambierà un Ca2+ con 2 Na+ riducendo così la durezza dell’acqua.

Filtri aeratori

Si tratta di semplici filtri meccanici che selezionano le sostanze in base al diametro dei fori. Rappresentano le soluzioni di filtrazione dell’acqua più semplici e anche più economiche. In genere, vengono utilizzati per diminuire la durezza dell’acqua selezionando fori specifici per bloccare il calcare.

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Sistemi di filtrazione: dalle cartucce per caraffe ai sistemi a osmosi inversa

I filtri appena visti vengono utilizzati nelle cartucce filtranti delle caraffe, nei dispositivi che si attaccano all’estremità del rubinetto o nei sistemi a osmosi inversa. 

Cartucce per le caraffe filtranti

Le caraffe filtranti sono tra i dispositivi più usati. In genere, i filtri sono all’interno di cartucce a imbuto in cui l’acqua passa scendendo per gravità e viene filtrata. In genere, abbinano filtri ai carboni attivi con quelli a resine a scambio ionico e permettono di eliminare il cloro e l’eccesso di calcare, migliorando il sapore dell’acqua a detta dei numerosi utilizzatori.

Sistemi che si attaccano al rubinetto

I sistemi che si attaccano al rubinetto possono utilizzare i vari tipi di filtri visti. Tra tutti, il filtro aeratorio è una soluzione utile per addolcire l’acqua del rubinetto utilizzata per lavarsi il viso o facendo la doccia. Un eccesso di calcare è stato associato a un maggior consumo di detergenti per la cura della persona perché l’acqua dura sembra ridurre il potere lavante. Inoltre si preservano i sanitari dalle incrostazioni di calcare.

Sistemi a osmosi inversa

Infine, i sistemi a osmosi inversa possono utilizzare i vari tipi di filtri a seconda delle esigenze e sono tra tutti i più efficaci. Nello specifico, l’osmosi è il processo in cui se ci sono due soluzioni a diversa concentrazione divise da una membrana semipermeabile, il solvente passa da quella più diluita a quella più concentrata. Nell’osmosi inversa avviene proprio il contrario: il solvente, l’acqua, passa attraverso il filtro da una soluzione più concentrata a una meno, sfruttando la forza di una pressione applicata. Per l’acqua del rubinetto in genere si utilizzano filtri selettivi per calcio, metalli pesanti e fosfati. Questo tipo di filtrazione è il sistema più efficace ma anche il più costoso.

Filtrare l’acqua del rubinetto è realmente un vantaggio? 

Filtrare l’acqua del rubinetto sembra essere un’abitudine sempre più diffusa. Quindi, trovare il miglior filtro per l’acqua del rubinetto abbinato a un utile sistema di filtrazione facile ed economico è l’obiettivo di molte persone che finalmente stanno decidendo di abbandonare l’acqua in bottiglia di plastica.

In tal senso, il fine in un certo senso giustifica i mezzi se può portare alla riduzione dell’inquinamento legato alle bottiglie di plastica. Quello che sembra non avere senso è il fatto che tutti i filtri e i sistemi visti vengono utilizzati per filtrare acqua potabile, per definizione e per legge sicura, sana e completa dal punto di vista nutrizionale.

Ma perché dovrebbe essere filtrata? L’acqua filtrata è spesso descritta come un “elisir di benessere” sulla base di presupposti di valore ma tutto ciò non ha senso se si filtra l’acqua potabile. Sembra più una moda! 

Partiamo dalla questione del cloro in eccesso che rende l’acqua potabile cattiva da bere. La caraffa filtrante ha risolto il problema per molte persone, quando, in realtà, basterebbe lasciare l’acqua decantare per un po' e tutto il cloro evapora.

Poi, la durezza dell’acqua, ovvero il suo contenuto in magnesio e calcio, è spesso percepita come un gran limite per la salute. In realtà è importante essere consapevoli che addolcire troppo l’acqua potabile non è salutare come molti credono. Può solo preservare le tubazioni di casa e renderla più buona da bere per i palati più sensibili. Se si tratta di una questione di gusto, si può scegliere un filtro che diminuisca la durezza ma senza depauperare troppo l’acqua di minerali, in particolare proprio il calcio e il magnesio.

Questo sarebbe il miglior filtro dell’acqua che si potrebbe trovare! Recenti studi hanno infatti evidenziato che il calcio e il magnesio presenti nell’acqua potabile proteggono non solo dall’osteoporosi ma anche dalle malattie cardiovascolari. Ricordiamoci sempre che l’acqua potabile è una fonte di minerali preziosi: aiuta a garantirne il fabbisogno giornaliero. Quindi perché eliminarli? 

Ed è proprio questo che fanno la maggior parte dei sistemi utilizzati per filtrare l’acqua potabile, dalle cartucce delle caraffe filtranti ai più efficaci sistemi a osmosi inversa. Per non parlare poi dei depuratori dell’acqua domestici o dei filtri a sabbia: potrebbero essere utili per filtrare l’acqua del pozzo ma non servono a nulla per quella potabile!

La realtà dei fatti è che non ha senso filtrare l’acqua del rubinetto per una questione di salute, al limite si tratta di gusto. In quest’ottica, una caraffa filtrante può aiutare perché non elimina del tutto i minerali, basta tenerla sempre pulita, cambiare il filtro ogni mese e il costo è contenuto.

Filtrare l’acqua potabile per alcune persone sembrerebbe essere l’unico mezzo per abbandonare le bottiglie di plastica, iniziare a bere l’acqua del rubinetto e contribuire al benessere dell’uomo e dell’ambiente in cui vive. Bisogna però fermarsi un attimo e focalizzare la realtà. L’acqua potabile per legge presenta tutte le caratteristiche per essere bevuta in sicurezza e per rispondere alle esigenze nutrizionali dell’uomo.

L’unico limite che potrebbe presentare è il gusto non piacevole per tutti i palati. In tal senso, è utile scegliere un filtro per l’acqua del rubinetto che non la depauperi troppo dei suoi minerali ed elimini sostanze organiche e inorganiche che alterano il gusto. Le caraffe filtranti ad esempio uniscono filtri al carbonio e su resine a scambio ionico che rispondono bene allo scopo con costi contenuti. Se però si vuole iniziare a bere l’acqua del rubinetto perché è buona, fresca e a portata di mano, non si ha bisogno di filtrarla perché è già filtrata, sana e sicura!