L'acqua è l'alleata ideale della salute, indispensabile al benessere dell'organismo. È possibile acquistarla al supermercato oppure optare per quella della propria rete domestica, tuttavia spesso i consumatori sono indecisi in merito a quale scegliere: una confusione alimentata negli anni dai messaggi pubblicitari e dalle pubblicazioni scientifiche in difesa dell’una o dell’altra opzione.
Dunque è meglio bere acqua del rubinetto o in bottiglia? Per capirlo è necessario capire innanzitutto se una delle due opzioni sia effettivamente più salutare dell’altra, nonché in grado di offrire un maggior numero di benefici, anche in termini di convenienza economica.
La differenza tra l'acqua del rubinetto e l'acqua in bottiglia
Che differenza c'è tra l'acqua in bottiglia e l'acqua del rubinetto? La più importante riguarda la provenienza, poiché le acque imbottigliate, quindi minerali, hanno tutte origine esclusivamente da pozzi collegati a falde acquifere profonde, protette da importanti strati di filtraggio di origine naturale.
Le acque che sgorgano dal rubinetto, invece, provengono solo nell'84% dei casi dalle stesse falde sotterranee da cui hanno origine le acque minerali, mentre per la restante percentuale vengono prelevate da bacini più superficiali, quali possono essere laghi o fiumi.
Di conseguenza, le prime, per le quali sono previsti solo controlli periodici, vengono imbottigliate direttamente alla fonte così come sono e destinate al consumo: un requisito fondamentale affinché possano essere definite minerali. Presentano inoltre un’etichetta che permette al consumatore di conoscere nel dettaglio la composizione chimica, la fonte d’origine e altre informazioni utili per fare una scelta del tutto consapevole sul mercato.
Le seconde,dopo essere state esaminate con controlli più frequenti e rigorosi, vengono sottoposte a opportuni trattamenti imposti dalla normativa, in seguito ai quali possono essere immesse lnella rete idrica.
In questo caso, non essendo prevista un’etichetta, per conoscere la composizione chimica è possibile guardare alle informazioni rese note periodicamente dal proprio gestore idrico, così come consultare le risorse online messe a disposizione dallo stesso gestore, nonché dalle autorità regionali e comunali di riferimento.
Meglio l'acqua del rubinetto o in bottiglia?
Alla luce della diversa filiera che caratterizza l'acqua potabile e l'acqua minerale, molti si chiedono se sia meglio bere acqua del rubinetto o in bottiglia e se l'assunzione dell'una o dell'altra possa apportare dei benefici maggiori all'organismo.
Alcuni consumatori tendono infatti a pensare che l'acqua imbottigliata, essendo spesso proposta da brand noti nel settore del food&beverage, possa offrire garanzie maggiori rispetto a quella proveniente dall'acquedotto. La verità, però, è che l'acqua del rubinetto, anche nota come "acqua del sindaco", in termini di qualità non ha nulla da invidiare all'acqua in bottiglia.
A riprova di questo, è possibile guardare quanto previsto in Italia e in Europa dalla normativa per l'acqua potabile destinata al consumo umano.
In Italia attualmente il riferimento normativo in merito alla qualità delle acque destinate al consumo umano è il Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, che ha ufficialmente abrogato il precedente D.Lgs. 31/2001.
La normativa, emanata in attuazione della direttiva (UE) 2020/2184, è entrata ufficialmente in vigore dal 21 marzo 2023 e prevede diverse novità rispetto al provvedimento precedente.
Ma è già con il Decreto del Ministero della Salute del 14 giugno 2017, emanato con il Ministero dell'Ambiente, in recepimento della direttiva UE 2015/1787 sui requisiti minimi dei programmi di controllo delle acque potabili che si introduce l'obbligo, per tutti i gestori idro-potabili di aderire al cosiddetto Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA).
Il PSA è un sistema di valutazione e gestione del rischio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che prevede importanti specifiche di controllo in merito all'intera filiera idrica. In particolare, definisce frequenza, modalità e punti di campionamento per il monitoraggio e i parametri chimici e microbiologici che i laboratori accreditati devono rilevare affinché non vi sia alcun rischio per la salute umana.
Alla luce di tutti questi aspetti, di fronte all'annosa questione se sia meglio l'acqua in bottiglia o del rubinetto, è possibile concludere che entrambe le soluzioni sono valide. In ogni caso, l'acqua che arriva fino a casa può essere considerata ancora più sicura, visti i controlli più restrittivi rispetto a quelli riservati alle acque minerali.
Inoltre, l'acqua del rubinetto, oltre a presentare caratteristiche organolettiche eccellenti, è anche molto più economica di quella confezionata, soprattutto se si considerano le tariffe dell'acqua potabile al litro e le si raffrontano a quelle dell'acqua in bottiglia. Un confronto che risulta piuttosto accentuato in questo momento storico di costanti rincari dovuti al caro energia: basti pensare che nel corso del 2022 il costo dell’acqua minerale è aumentato anche dell’11%, secondo le rilevazioni Coldiretti.