L’acquario d’acqua dolce è un complesso ecosistema in cui la sopravvivenza sia dei pesci che delle piante che lo costituiscono è mantenuta grazie ad un equilibrio chimico fisico fondamentale per la vitalità dei suoi abitanti. L’acqua utilizzata per l’acquario quindi deve avere delle caratteristiche idonee per quanto riguarda composizione, temperatura e pH.

Questi parametri devono quindi seguire dei valori piuttosto standard adatti alla vita dell’acquario, la differenza può dipendere dalla specie di pesci scelti. In questo articolo conosceremo in generale le caratteristiche dell’acqua per acquario. Inoltre vedremo anche se le caratteristiche dell’acqua del rubinetto possono soddisfare le esigenze dei nostri pesci.

Caratteristiche dell'acqua per acquario

I valori dell’acqua dolce per l'acquario devono rispettare le caratteristiche chimico fisiche adatte alla vita del complesso ecosistema di cui fanno parte sia i pesci che le piante. Mantenere il complesso equilibrio di un acquario richiede sicuramente un livello di attenzione maggiore rispetto alla manutenzione di una piscina (ma trascurare quest'ultima può comunque creare dei problemi, come l'acqua verde in piscina).

In particolare bisogna controllare la temperatura, il pH, la durezza e la concentrazione di metalli pesanti, fosfati, nitriti e nitrati dell'acquario di casa nostra. Vediamo nello specifico i diversi parametri:

  • Temperatura: generalmente quando si mantiene intorno a 26 gradi può essere adatta a quasi tutti i pesci.
  • pH: il suo valore deve essere all’interno di un range compreso tra 5 e 9. Il valore di pH 7 è considerato neutro. Quando si va sotto il 7 l’acqua è considerata acida e sopra il 7 basica. Generalmente un pH neutro è l’ideale per molti pesci e soprattutto per un acquario di comunità dove possono coesistere specie diverse.
  • Durezza: mentre per l’acqua potabile è la misura relativa alla presenza di sali di calcio e magnesio (come carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati), per quella dell’acquario riflette due valori diversi. In particolare la durezza dell’acqua dell’acquario fa riferimento principalmente alla durezza carbonatica (ovvero concentrazione solo di carbonati e bicarbonati di calcio e di magnesio, che dovrebbe essere compresa tra 3 e 8 °d) e alla durezza totale (ovvero una stima di tutti i sali disciolti, che deve essere di circa 10-12 °d).

La misurazione di entrambi i valori della durezza è in gradi tedeschi. In ogni caso, sebbene i valori di durezza generalmente consigliati dovrebbero essere bassi, tutto è relativo perché i pesci d’acquario sono in grado di resistere a valori di durezza abbastanza ampi e ogni specie ha la sua tollerabilità.

acqua per acquario
  • Concentrazione di metalli pesanti: ci si riferisce generalmente a mercurio, cadmio, piombo, cromo, rame, zinco, alluminio, ferro, manganese e nichel. Tali sostanze sono dannose per l’uomo come per i pesci ad elevate concentrazione. In particolare i pesci sono particolarmente sensibili a zinco e rame e allo stesso tempo alcuni di questi metalli sono anche micronutrienti essenziali. Generalmente l’acqua per acquario prevede bassi valori di metalli pesanti, in linea con l’acqua potabile. Le piante presenti nell’acquario in ogni caso favoriscono il controllo della presenza di metalli pesanti in quanto tendono a fissarli mantenendo basse le loro concentrazioni nell’acqua.
  • Concentrazioni dei fosfati: derivano dalla lenta fermentazione delle feci dei pesci e fungono da fertilizzante per alcuni tipi di alghe infestanti che possono invadere l’acquario. Per evitare tutto ciò si consiglia di mantenere un continuo rinnovo di almeno una piccola percentuale dell’acqua nell’acquario.
  • Concentrazione di nitriti e nitrati: generalmente si formano dalla decomposizione di feci, cibo e foglie delle piante. I nitrati a concentrazioni superiori a 20 mg/l sono anch’essi fertilizzanti come i fosfati ma sopra i 50 mg/l sono nocivi per i pesci. I nitriti a partire da 0.5 mg/l rappresentano dei potenti veleni per i pesci ornamentali. Anche in questo caso il rinnovo continuo dell’acqua aiuta a controllare la presenza di tali sostanze

L'acqua del rubinetto è adatta alla vita nell'acquario?

Le analisi e caratteristiche dell’acqua del rubinetto imposte dalla legge evidenziano generalmente dei valori adatti alla vita nell’acquario, in quanto prevedono l’assenza o valori minimi dei metalli pesanti, un pH compreso tra 6,8 e 8,5  e concentrazioni di nitrati (max 50 mg/l) e nitriti (max0,5 mg/l) non nocive per i pesci. L’unico parametro da migliorare sembra essere la durezza totale dell’acqua potabile che può variare in un range di tra 8,33 °d e 27,77 °d.

Nello specifico, verificato che gli altri parametri rientrano nei valori ideali per un acquario, si possono ricavare dalla bolletta dell’acqua i valori della durezza carbonatica e di quella totale. In particolare la durezza totale è espressa in °F, il cui valore diviso 1,8 permette la trasformazione in °d. Per ricavare invece la durezza carbonatica si consiglia di dividere il valore della concentrazione dei bicarbonati (mg/L) per 21,8 mg/L. La maggior parte di  acque del rubinetto risultano idonee all’utilizzo per riempire l’acquario.

Anche il cloro eventualmente presente e non amato dai pesci, può essere eliminato decantando l’acqua prima di riempire l’acquario. Il cloro infatti evapora velocemente. Una volta riempito l’acquario ci si dovrà però attrezzare per controllare tutti questi parametri chimici e regolare la temperatura perché si sta creando un ecosistema dinamico. I pesci e le piante possono alterare il loro ambiente e le caratteristiche dell’acqua e una buona pulizia e manutenzione continue dell’acquario sono fondamentali per mantenerli in vita.

Puoi usare l'acqua del rubinetto per il tuo acquario?

Dipende dal tipo di pesce! E’ consigliabile verificare la durezza dell’acqua del proprio Comune e nel caso fosse un’acqua troppo dura per alcune specie di pesci si consiglia di utilizzare un’acqua osmotica per acquario venduta nei negozi per animali o anche quella demineralizzata, basta che non sia profumata. L’acqua osmotica viene ottenuta con particolari membrane che eliminano i sali di calcio per osmosi inversa. Si possono anche comprare dei piccoli impianti a osmosi inversa per produrre l’acqua destinata all’acquario.

Gli addolcitori dell’acqua domestici però non sembrano adatti perché tendono sì a diminuire la concentrazione di calcio ma allo stesso tempo aumentano quella di sodio che per i pesci di acquario d’acqua dolce è dannoso. In ogni caso, a seconda del tipo di pesce tali valori di durezza per alcuni possono essere accettabili. Bisogna informarsi!

Abbiamo visto in linea generale che l’acqua del rubinetto può essere adatta a riempire l’acquario, con alcune eccezioni che dipendono anche dalla specie di pesci scelte. L’acqua per acquario però viene inserita in un ambiente vivo che ne può alterare le caratteristiche. Ragion per cui l’acqua del tuo rubinetto spesso va bene ma poi quella del tuo acquario deve essere costantemente controllata e pulita da te per il bene dei tuoi pesci!

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